venerdì 18 dicembre 2009

una [piccola] verità

"La gente pensa a noi infinitamente meno di quanto crediamo"
[Sandro Veronesi]

..e quando ci pensa,pensa male.
Aggiungerei io,in un impeto di uff-pre-natalizio.

mercoledì 16 dicembre 2009

dovrei andarci

alle lezioni[d'amore]
ci fossero professori o non professori,in grado di amare.




"hai cercato mai di immaginare un futuro con me?"
...
"E' quello a spaventarmi"...
...

[era una cosa del genere,anche fra noi.fra tutti i noi di cui io ero uno dei due io.e non lo sono piu']

Cercare una persona che da troppo tempo non senti o non vedi.una persona con cui puoi aver chiuso in malo modo,o con cui puoi non aver mai chiuso davvero.cercare le persone a cui hai tenuto piu' di tutte,nella tua vita e che per un motivo o per l'altro non ne fanno piu' parte..
ha senso?
se non ci sono piu',per un motivo o per l'altro[o anche senza alcun motivo abbastanza logico da poter giustificare una tale assenza]ha senso cercarle per provare a farle tornare presenze?
per provare a tornare ad essere presenza,per loro?

Sì?
No?
Solo se si sta male?
Perchè,allora?
Perchè giustifichiamo questo,e non la stessa cosa,senza una fine vicina?
Perchè aspettare che ci sia un motivo tanto tragico all'orizzonte,per fare un gesto necessario,che era necessario fin da prima che ci fosse il motivo tragico all'orizzonte?
E perchè,se le cerchi prima magari non basta il tuo slancio a farti accogliere tra braccia aperte per te,ma a fronte del gesto tragico quelle braccia si spalancano?
..
Si resta col dubbio.
pena?o amore?
E le mancate risposte precedenti,qualora ci siano stati tentativi di chiamate da una parte o dall'altra,erano mancanza d'amore?di coraggio?o solo paura?
..

Cosa è giusto fare non lo sa nessuno.Cosa è meglio fare nemmeno.

Continuero' nel tentativo,di mostrarmi sempre per quella che sono.e di entrare nell'altro,per quello che è.
Sperando che i due esseri,possano incontrarsi.
Senza il bisogno di motivi altri,a dare la spinta necessaria.
L'amore,come unica spinta.Come unico motore.
L'amore.o quello che mi ostino a chiamare amore.anche se amore non è.
E se così non fosse..Se i due esseri non bastassero, a darsi la giusta spinta per ritrovarsi,forse quei due esseri,non dovevano rincontrarsi.
Non ancora.

E allora,speriamo ci sia tempo,se tempo dovrà essere.

lunedì 14 dicembre 2009

rileggendomi[ci]

e il film non l'ho visto.è che questo link era lì.

"ogni
cazzo
di
parola
sembra fatta per te
per noi
e quella scena,poi..."
[non riesco a pensare che queste cose,le diceva a me.]

La noche ira sin prisa de nostalgia Habrá de ser un tango nuestra herida Un acordeón sangriento nuestas almas Seremos esta noche todo el día Vuelve a mí Ámame sin luz En nuestra alcoba azul Donde no hubo sol para nosotros Ciégame Mata mi corazón En nuestra alcoba azul Mi Amor

VUELVE A MI CIEGAME MATA MI CORAZON ..MI AMOR.

[a volte si tiene solo il buono.altre volte solo il peggio..
io avevo bisogno di reimmergermi nel buono di un flashback.del flashback. e di buono ne ho trovato molto piu' di quanto ricordassi.in mezzo a tutta la merda che ci siamo gettate contro,pero'.alternativamente,tornare.sembrava l'unica cosa possibile.tornare.l'una,all'altra.dall'altra.per l'altra,ma per se stessa,soprattutto]

venerdì 11 dicembre 2009

[e mi manca]

e brucia tanto che manca l'ossigeno

[mi sembra di vederla già questa serata.andro' dove devo.pensero' a chi non dovrei.so già come finirà.qui,a scrivere,dopo,su questi stessi tasti.a riversare la [ t r o p p a ] m e,in un posto troppo piccolo,per contenerla]

search names

non puo' essere un caso.
[o forse sì.mi sto illudendo,forse]

ma è quasi un anno.e non faccio che pensarci,io.

una foto che adoro.e chi l'ha scattata lo sa.


il battito accelera.terribilmente.e sorrido.istantaneamente.il battito accelera,ancora.ed esce una lacrimuccia.
per tutto.
[shi]
forse,qualche volta,mi pensa.

mercoledì 9 dicembre 2009

ComeSeFossePossibile[perMe]

ti immagino felice[senza di me]e non riesco ad esserlo[neanche per te]

l'ennesima prova che non so amare.n e s s u n o.
[compreso questo,si puo' imparare,ad amare?]
ho solo un disperato bisogno di sentirmi importante.a b b a s t a n z a.
[che pena]


pensavo che lei non mi ha neanche mai risposto.
pensavo che lui non mi ha neanche fatto sapere se ha ricevuto tutta quella roba..
tutta quella me.
slanci,che diventano salti,nel vuoto.slanci,che senza due braccia[le loro braccia.delle persone che credevo di essere capace di amare] aperte a raccogliermi diventano suicidi.
cosa sono io?attese e tentativi.totalmente inutili
[totalmente inutile]

martedì 1 dicembre 2009

ho smesso

sto smettendo

ho appena riniziato

la smetto,tanto è inutile.

non sfoga non passa non evapora non si fanculizza non si schianta non crolla non cade non cede non affoga non si lacera non finisce non diminuisce non si liquefa non si solidifica non si materializza

r e s t a .

invisibile,ma percettibile[a me e solo a me]

.oltre ogni possibile sopportazione.
da un'ossessione all'altra.
il libro di freud non basta.non spiega.non cura.

cosa ci vuole allora?cosa?

da un'ossessione all'altra.


monopolizza,e lascia che ogni particella impazzisca roteandole intorno.finchè il centro si sposta,e i vecchi centri non spariscono.si spostano.lasciano posto a un nuovo centro,monopolizzatore.ma restano intorno,pronti a riproporsi.improvvisamente,direttamente al culmine delle loro potenzialità.

paure vecchie paure nuove paure stupide paure comprensibili [comprenderle non le cambia] insicurezza,alla base
[?]

solo questo

[?]

odio.
e schifo.

[alibi?o concause?]


so strizzare le spugne,ma la stretta perde di efficacia,per via dei tendini,lesi.
[scrivevo proprio tanto,ma tanto.ero arrabbiata.ero veloce.ero forte.] lo stomaco.e il cervello,stretti di una stretta senza efficacia.
i tendini,lesi,non aiutano.

i nervi,tesi,non aiutano.
una bella strizzatina.

ci vorrebbe una bella strizzatina.

un occhiolino.


la mucca che caga smarties cade dallo stereo quando il volume è basso.è strano.è inspiegabile.ma quel vento sottile che sento dietro il fianco destro quando sono sola e la finestra è chiusa spiega tutto.
è strano.
è inspiegabile.
ma se lo sento c'è.
e non tutto si puo' e si deve capire,infondo.
basta non aggrovigliarcisi sopra piu' del dovuto.basta guardare la matassa e non volerne per forza ricavare un filo,steso.
sembra semplice. e non lo è affatto. o forse anche sì,per l'uno o per l'altro. ma uno e altro sono due cose diverse e nessuna è giusta e nessuna è sbagliata.facile forse per uno.difficile,imposibile a volte per altro.

Ogni lunedì disegnamo una paginetta del nostro libro.e doveva essere un mio piccolo miracolo.un piccolo dono,che mi faccio.ma abbiamo letto di nuovo la storiella.com'è semplice,per un bambino.
Io nell'orsetto vedevo la mia faccia.e la stella aveva il suo sguardo.ma questo lei non lo sapeva.era solo una bambina.la morale è semplicissima.tanto semplice che la imprimono nelle storielle per bambini.è una cosa basilare. per me è stata l'illuminazione che fa scendere il buio dell'impossibilità.quando senti di essere altro.e per tutti gli uni sembra facile,ma per te non lo è affatto.
che i gomitoli sono tanto belli.ma forse perchè si sa che sono fatti ordinatamente,e basta sgomitolarli,che il filo torna steso,senza nodi.

i gomitoli quelli di fili ammatassati no,pero'.
finisce che prendi le forbici,e taglia caso,in un RaPtUz.e ovviamente,non risolvi niente.ma niente di niente.e riattaccare i pezzi non è possibile,conservare i piu' lunghi è inutile.buttarli non fa sparire il ricordo dell'averci dato giu' pesante.tornare indietro,porterebbe a darci giu' pesante di nuovo,prima o poi,in preda ad un rApTuZ.diverso,ma uguale,infondo.

L'orsetto era depresso[ci sono dentro,dunque?compassione,di me stessa.il peggior sentimento]
Voleva vicino il suo amore.La stella brillava tanto,ed era bella.ma brillava troppo lontana,perchè lui riuscisse a sentirla sua. Eppure era il suo amore,doveva Averla.
Non amarla,ma averla.
Per amarla,ma doveva averla.vicina.sempre.per lui.e per darsi a lei.
Ma tutti gli altri sapevano che questo non è possibile. La bellezza è per tutti.è di tutti.e se la ami,devi lasciarla alla portata di tutti.devi lasciare che la ammirino.devi lasciare che la apprezzino.devi lasciare che la amino,anche gli altri.questo è l'amore.

Odio l'orsetto che non sa amare odio la stella che non vive dell'amore del solo orsetto.odio le fiabe per bambini odio le morali esplicite implicite semplici e banali.odio le cose vere che infieriscono sulle persone vere.odio la capacità di comprendere oltre la superficie,e l'incapacità di scostarsi da quella comprensione,o almeno di non pensarci,costantemente.

odio.

e l'odio genera solo altro odio.

mi odio,alla fine.
perchè l'odio sconfinato che provo verso il resto non mi da nessun valore aggiunto.non mi da nessuna possibilità in piu',di amarmi e di amare.non si tramuta in forza,l'odio.e nemmeno in amore,per cio' che non odio.perchè l'odio sovrasta il resto.e toglie forza e possibilità.
ma smettere di odiare.. c'è chi decide,chi non puo'decidere.c'è chi decide chi vuole essere,chi vuole diventare.e chi è,senza possibilità di grosse modifiche a quella che è la base,su cui tutto si attacca. e chi è,e basta,non decide neanche se odiare,o amare.e come odiare o come amare. non ci sono paletti,non ci sono muretti non ci sono confini. tutto,al massimo di come viene. e se si tratta di autolesionismo,la storia non cambia. nè limiti nè paletti nè confini.nè in un senso,nè in quello opposto. nè nel bene,nè nel male.

odio sconfinato.

amore sconfinato.
che non è un bene.ma che non puoi cambiare.

uno stato di cose,che non è transitorio.o meglio,che puo' essere transitorio,ma solo se si evolve,senza che la volontà provi ad interferire.uno stato di cose.e basta.


la velocità che mi attrae.
la lentezza che mi attrae.

tutto al posto giusto,o sbagliato.dipende dai punti di vista.
poter girare i punti,per vedere meglio.in sostanza.
l'indifferenza,senza limiti. l'unica cosa che non riesco a provare,neanche limitatamente.e che invece mi stende. un carrarmato,che mi passa sopra prima in avanti,poi indietro.poi di nuovo avanti.e poi prosegue.
omissione di soccorso.
ma c'è l'indulto.

che culo.

sono dalla parte sbagliata.
sempre colpevole,delle colpe che restano gravi.sempre innocente,e vittima di quelle che infondo sono giudicate perdonabili.il mio punto di vista conta meno di zero.

ma difendi il tuo punto di vista,mi si fa presente.

ma difendere da chi?da cosa?e soprattutto perchè perchi e percosa.


gli aggettivi contano piu' del sostantivo,in un mondo che è quello che è. e non puoi arrabbiarti. e avete ragione. ma se mi arrabbio,e se non posso decidere di non arrabbiarmi? faccio doppia fatica. ti incazzi,e ti scazzi.pensaci,non conviene.
già.

ironia di bassa qualità sempre a portata di bocca.
lo so che fra piccole iene,ci pensate.solo se conviene.
ma io sono una bestia.un'altra bestia.una iena no. diventa una iena,pero'.a vedere che sono circondata di iene.

una iena contro se stessa.

esperimenti in laboratorio.
cavie.

gabbie.

calmanti.

ritorsioni.
studi.

scritti.

riunioni.

gente che ne sa.

a vedere loro,a sentire loro,mi rendo conto[mi ricordo.e rafforzo la convinzione]che insieme non saremmo mai potute stare bene.non tutte e due,almeno. se ci si ama in modo troppo diverso[che poi è la migliore delle ipotesi,perchè l'altra è che una ama,l'altra no]finisce che una sta bene ed ha tutto cio' che desidera,dal rapporto.e l'altra no. a vedere loro,adesso.mi rendo conto di tante cose.in modo piu' lucido. e tuttavia,la consapevolezza non lenisce.

malva,melissa,aloe,passiflora,camomilla. non leniscono.il dolore.

L'Ansia cresce.di giorno in giorno.
Preoccupazioni,tante.su cose,diverse.alcune piu' sensate altre meno.comunque,una somma che appesantisce.che fa piegare la nuca,in avanti.e curvare le spalle.e inarcare la schiena.
L'abbraccio non cura.mette in pausa.
Il suo abbraccio mi da attimi di tregua,dalla mia mente.
attimi.
solo attimi.
che cerco di assaporare fino in fondo.che cerco di prolungare,il piu' possibile.
ma nell'attimo stesso in cui me ne rendo conto,è svanito l'effetto positivo. L'ansia torna a crescere.il battito accelera.le tempie pulsano.le mani tremano. e ho paura. non so nemmeno io piu' di cosa. ormai è paura di tutto. perchè è quasi niente quello che capisco. e meno di niente quello che accetto.





mercoledì 25 novembre 2009

trucco volutamente pesante.
anche se raramente mi trucco.e anche se è mattino presto.
nero.negli occhi e sugli occhi.perchè è buio.
anche se è mattino.
che il sole sorga,non ci spero.

e mi guardo,e non mi riconosco.

ho ingurgitato voracemente mezzo pacco di abbracci.375 grammi.direttamente nel letto.
come a dire che.

e stamattina mi guardo,nel mio viso scuro,e non mi riconosco.

i'm broken.

[pero' siamo assieme da un mese in piu'.e io lo amo ancora,nonostante il male.]



[and everytime I try to fly
I fall without my wings
I feel so small
I guess I need you]



next song:lithium.
amy lee.
e poi kurt cobain.
sempre di litio,si parla.

[I can’t hold on to me
wonder what’s w r o n g with m e]



I love you
I'm not gonna crack
I kill you
I'm not gonna crack

martedì 24 novembre 2009

è questa la figata di voi[questo dicono di noi]

un equivoco[di dimensioni colossali]con lui,su di lei.che loro non potevano capire.e che davanti a loro non volevo spiegare.

non che lui doveva immaginarselo,ma poteva.
non una colpa che non l'abbia fatto,ma che non mi abbia fatto spiegare.

e questa sarebbe la figata di noi.
dicono.
un attimo all'inferno.sbraitamenti,lacrime e urla,ma poi tanto amore.
e questa sarebbe la figata di noi?dico io.
in paradiso,e d'un tratto all'inferno,senza motivo.

e avevo appena visto una troia.per strada.il brutto incontro che mi auguravo di non fare.

la costante che precede i nostri litigi.
tò mò.
e guarda il caso.

l'equivoco era su di lei.la vera lei.l'unica lei.che mi ha occupato il cuore,che l'ha autogestito,e che nonostante lo sgombero è rimasta al suo presidio.

solo tre spritz.quattro,forse.uno dietro l'altro.ma l'alcol non è deleterio,se è così.non è causa,è solo concausa.
come non è causa ma solo concausa quando si scopa da dio.mentre si amoreggia.
solo una concausa.
non siamo fuori.solo un po' piu'.
non alterati,ma esaltati.
nei nostri esseri.

eppure non mi sembrava fossimo così,poco fa.
io dico che non lo eravamo.
è che dopo la troia,divento irriconoscibile,io.
ma infondo stasera non c'entra la troia,ma solo l'equivoco.grosso.sulla lei.con lui.davanti a loro.

la barista maschietta la guardo,e lui non si incazza.perchè lei è bella.e lui non si sente minacciato.
chi non capisce sono cazzi suoi.

io non devo dire chi sono,come sono e perchè.
non sento di volerlo dichiarare.
nè orgoglio,nè vergogna.
per questo non vado ai pride.
Non orgoglio.
Non vergogna.

io mi sento capace di amare,almeno quanto altri.e di fare sesso,almeno quanto altri.con chi,come e perchè,direi che sono cazzi miei.e di chi amo.o di chi fa sesso con me.o di chi voglio rendere partecipe,io.

il resto,come recita la piu' bella e azzeccata pubblicità progresso che io abbia mai visto,semplicemente non importa.

per questo mi batto io.
non per avere piu' dignità,per quello che sono io.per quello che sento io.
ma perchè tutto e tutti,anche quello che non sono e soprattutto non comprendo abbia dignità.

perchè queste informazioni,semplicemente non importino.


[stasera lacrime.ancora.e vorrei sfogarmi con te.sono una sporca vagabonda.mi piacerebbe che tu mi chiamassi,così dopo tanti mesi,per dirmi che ti interessa da morire sapere come sto.che ti interessa sentirlo dalla mia voce.che ti interessa la mia voce,a prescindere da come sto.ma questo non avverrà.spritz o non spritz.lacrime o non lacrime.messaggi o non messaggi.problemi etici o non problemi etici.litigi o non litigi,con lui.che riguardano te o che non riguardano te.]


buonanotte mondo.

c'è sempre da imparare

è uscito prima linea.
urge andare al cinema.
spettacolo pomeridiano,con la sala tutta per me.


[e tanto per cronaca.oggi ho imparato una cosa nuova.e un motivo in piu',per emigrare.io che ormai colleziono motivi.il sistema sanitario nazionale funziona così.un medico ti fa un'impegnativa,con la dicitura urgenza,perchè tu faccia urgentemente un dato esame.tu vai al cup,per prenotarlo,e ti dicono che non c'è posto,neanche per le urgenze.che devi provare domani,a orario di apertura,e poi dopodomani.e che se non trovi un posto libero devi tornare dal medico_e rifare due ore di fila per una dannata prescrizione_per riottenere un'impegnativa di urgenza,che durerà altri due giorni.e incrociare le dita,che nel mentre si liberi un posto.ma che paese è mai questo?se credessi in una qualsivoglia divinità la bestemmierei all'istante.non ci credo,ma di bestemmiare mi viene lo stesso.così.a uff]

lunedì 23 novembre 2009

e invece mi è saltata al collo,cogli occhi pieni di gioia,ringraziandomi per il disegno che le avevo fatto.
[e dire che era uno scempio.non sono capace neanche di ricalcare,io]

ma lei era contenta.
di me.
grazie a me.

e questo ha dato un lampo di felicità anche alla sottoscritta.

"ogni lunedì ne faremo uno,e poi facciamo il nostro libretto"..
[quanta progettualità.sono quasi commossa.]

n i e n t e [non è successo niente]

un anno.
dai che passa.
un'estate.
dai che è finita.senti il freddo??..è finita.
un altro anno.

il prossimo che mi dice tranquilla,è il periodo,poi passa,lo disintegro.
giuro.

lavori,e sei sottopagata.
devi curarti,e ti derubano.a ogni visita,a ogni accertamento,a ogni analisi,a ogni esame.
vuoi studiare,e paga.paga.
e sei in ritardo,e paghi di piu'.

non hanno ancora capito un cazzo,e un altro accertamento da fare.

non ne posso piu'.

intanto anche altri angoli si risvegliano.
il corpo non si sente,se sta bene.
se senti un pezzo,vuol dire che c'è qualcosa che non va.
io sento tanti pezzi.
mi sento a pezzi,visti tutti i pezzi che sento.

e mai niente che sia r i s o l u t i v o .
una punizione.
per me che odio le cose che non capisce il perchè.
e le cose che non si capisce come finiscono.
una super punizione per me che devo vedere la fine,qualsiasi sia,nelle cose.

invece non dipende da me,piu' niente.
e si accavalla tutto,e niente trova conclusione.nè bella nè brutta.

tante rogne.piccole,medie,grandi.
mai tanto gravi da dare un senso al mio stato.
ma mai tanto poco importanti da rendere ingiustificato il mio stato,continuo.



devo arrivare in fondo a delle cose,ma con tutti questi incidenti di percorso non ce la faccio.e lavoricchio che mi sottopagano.e dipendo dagli altri.e questo non aiuta.

io sono stanca.
davvero.
e ho male.
e queste due cose sembrano essere le meno importanti del mondo,adesso.

voglio pensare ad altro,voglio andare via.voglio sorridere,e fare.
ma se i soldi finiscono in queste cose,non restano per il resto.
e se la pazienza,e la fiducia,si perdono in queste cose,non restano per il resto.
un cane che si morde la coda.
io voglio ammazzarlo sto cane.
insieme a quello della finanza.
e mi sale lo schifo quando sento la tipa di turno che noi siamo studenti fuori sede,non abbiamo soldi.e pero' addosso porta uno stipendio in vestiti.
mi sale lo schifo.perchè è uno sfregio,per chi davvero non mangia.e ovviamente non sono io che non mangio.io ho chili in piu',altrochè.


schifata,e scoraggiata.
e oggi ho i bambini,che vogliono giocare,e ridere.

darei qualsiasi cosa per non vederli.
di solito mi aiutano.
oggi li odiero'.perchè mi obbligheranno a fingere.

lunedì 16 novembre 2009

domani [forse]alcune risposte.
o solo altre domande.
[?]

Intanto timore.

Mi sento scoraggiata.Ho sistemato le carte,le ricevute,i post it,gli appunti.Un sacco di roba.E tutta in un anno[canta che ti passa?_sto cazzo.aridaje]
Una cosa dopo l'altra.
Una dopo l'altra??magari.qui si accavallano,ormai.

Stanca.
Davvero stanca.

S t a n c a .

"non voglio un'altra rogna..non ne ho bisogno.non ne abbiamo bisogno..incrocia le dita per me"
...

"ehi.è arrivata un'altra rogna."

[attendiamo di classificarla]
posso bestemmiare o cantare.



[o fare entrambe]

Le crisi vengono.
Le crisi vanno.
Le crisi passano[qualche volta]e comunque restano.resta il nucleo,che le ha generate,e che ci modifica,comunque.
Tutto sta a vedere se i cambiamenti riescono a procedere di paripasso,o a trovare la voglia di rincorrersi,e raggiungersi.e tornare a cambiare[insieme pero']

Tanta voglia.
[che sia così]



venerdì 13 novembre 2009

niente.che sia u t i l e.


niente da dividere.
mi dirai com'è.
e vedrai se c'è un posto in piu',per me.


[e io mi sono commossa per tutto il concerto.e non era l'alcol.erano loro,le parole]

giovedì 12 novembre 2009

ANNI DI MERDA mi è piaciuto un sacco.mi potevo perdere nelle letture,e nelle musiche,alternativamente,o contemporaneamente.
I passi scelti per le letture erano perfetti.
Le interpretazioni,pure.
Le musiche,un strippo.
quasi quasi sabato sera torno a sentire vasco brondi suonare.urlare.parlare e cantare,magari.quasi quasi sabato mi rifaccio un'ora di macchina,per andare incontro alla tristezza della verità.

lunedì 9 novembre 2009

i nuovi malanni,di stagione e non.
non ho mai sofferto di sinusite,eppure.

e domani c'è l'esame.e forse riesco a trascinarmi fino a dopodomani.

ma il tempo è troppo poco,comunque.
ne ho perso troppo,forse.e non solo a causa dei malanni,di stagione e non.

adoro leggere i miei pensieri scritti da un pungo che non è il mio.o da dita su una tastiera che non è la mia.adoro ritrovare me stessa negli altri,in effetti.
mi amo troppo,forse.pura vanità.
o,forse,mi amo talmente poco che trovarmi altrove in qualche modo mi aiuta ad autogiustificare con me stessa l'esistenza di me stessa.

seguo tracce appena accennate alla ricerca di quei pensieri,che gli haiku sono,e basta.nè belli nè brutti.
come dire nè buoni nè cattivi.nè giovani nè vecchi.
e le coincidenze non esistono.
e i riferimenti letterari,e le citazioni nascoste sono belle solo se qualcuno le ha nascoste,ma tu le trovi lo stesso.o se tu le nascondi,e qualcuno le trova lo stesso.
perchè?

trovarsi negli altri.scoprirsi simili.
eppure diversi.

e comunque non basta.non vuol dire n i e n t e .
o q u a l c o s a ,
ma m a i a b b a s t a n z a.


e poi scoprire che gli altri ti scoprono solo in parte.quella sì,che è vanità.segno della unicità.
simili,eppure mai come noi.
a me fa solo tanta solitudine,la comprensione a metà.la parzialità delle cose.
ha quel sapore dolciastro,col retrogusto amaro.come mangiare una caramella,e accorgersi quando è ormai finita,che era scaduta.e nella cartina colorata,un vermiciattolo striscia,e ride.

devo studiare.devo leggere.devo memorizzare.devo imparare.devo capire.
ma ho solo una disperata voglia di dipingere senza pennelli,perchè non ho mai saputo disegnare.
s c r i v e r e ,vorrei.

mercoledì 4 novembre 2009

e poi arriva lei

[la notte]

.

e si porta via il giorno.

poi arriva lui
[il giorno.ma un altro.]

e si porta via la notte che si era portata via il giorno.

quindi ora sono entrambi lontani,e posso ripartire da sola.con la mente piu' o meno sgombra.

sogni sempre piu' da annotare.ieri papà,come avrei preferito non sognarlo.stanotte piu' o meno nell'ordine un museo da visitare,una lite furibonda con mia madre,una terrazza con tanti giovani emo,un pensiero fuggevole"e se venissero gli sbrirri ora qui??",e poi,ovviamente,l'arrivo degli sbirri.tante tante macchine,con tante tante pistole spianate.bah.una retata manco si fosse trattato di rapina a mano armata con tanto di ostaggi e diretta tv dall'interno.bah.

quello che non si puo' annotare sono i dettagli.
ma paradossalmente
quello che resta sono i dettagli.
sempre.
quello che dà da pensare sono i dettagli,sempre.

e io li noto tutti,quasi sempre,i dettagli.

martedì 3 novembre 2009

basta bere un po'[?]

e aspettare.
io aspettero'.

invano.



[posso fare a meno del silenzio,preferisco comunicare]

lunedì 2 novembre 2009

alla fine le due ragazze che sedevano vicino a me si asciugavano le lacrime a vicenda,e si sorridevano.e si abbracciavano.

ed io seduta da sola sul mio seggiolino rosso di velluto,con le ginocchia al petto,e le maniche di lana a stofinarmi gli occhi sporchi di rimmel pensavo che a me mancava un pezzo[ma quale?]

pensavo che avevo elargito informazioni inutili,consapevolmente.Ma in fondo che noi,cerchiamo la bellezza ovunque e passiamo spesso il tempo così,senza utilità[quella che piace a voi,perchè non serve a noi]e quindi che sì,posso permettermi anche di fare cose inutili,se sono vere,se mi va di farle,se mi va di essere me stessa.come ho sempre detto,fatto.e pazienza se resteranno tutte informazioni inutili,elargite ad utili o meno utili destinatari.

neanche una settimana dopo,avrei elargito altre informazioni[consapevolmente] evidentemente del tutto inutili,a riprova che.
il fatto è che quella colazione,aveva un non so che di strano,nella mia testa.solo lì,probabilmente.

la vecchia coperta sulle nuove lenzuola sviluppa il giusto grado di calore.e io adoro le cose pelose.
specie la mattina.e anche le cose calde,specie la mattina.e anche le cose profumate,specie la mattina.e anche le cose buone,specie la mattina.adoro i buongiorni,le colazioni amorevoli,e poi anche le coccole,specie la mattina.era tutto così bello,che un pensiero è andato a quello che non c'è.perchè si sa,l'uomo[e anche la donna.e anche io,che non sono nè carne nè pesce nè niente]è incontentabile.ma è stato bello lo stesso.stranamente[per me]un pensiero di quello che non c'è non ha guastato il resto,che c'era,invece,e restava,invece.ed è stato bellissimo,anche dopo quel pensiero.pero' il pensiero c'era[il pezzo che mi mancava sul seggiolino rosso di velluto,forse,era lo stesso?]

[in corsivo:MarleneKuntz_bellezza__JohnFante_askTheDust]



"la nuova foto mi piace,almeno quanto le altre.non sono mai stata neanche la metà fotogenica di quanto lo è lei"penso,guardandola di nuovo,col sopracciglio destro un po' alzato.poi aggiusto il tiro a quel pensiero.."forse semplicemente non sono mai stata bella la metà,di quanto lo è lei".
e questo l'ho sempre saputo.


ci sarà qualcosa nei tuoi occhi viola
ci sarà qualcosa nella vita per cui v a l g a l a p e n a

ci sarà qualcosa che mi può stordire
ci sarà qualcosa, anche una cura,un s o g n o p e r m o r i r e

a te che te ne vai dono la mia dolcezza,
e s t r e m a v e r i t à ,e t e r n a m i a i n c e r t e z z a
[a te che te ne vai]

sogno che sprofondo in questo viaggio mio mentale
e tutto è nella notte, notte tutta uguale
sogno che sei un urlo di bambino intrappolato
il gioco è cominciato e già è finito il gioco


ci sarà qualcosa nei tuoi occhi viola
ci sarà qualcosa nella vita per cui valga la pena

ci sarà qualcosa persa per la strada
ci sarà qualcosa che ritorna e che ti fa partire ora

a te che te ne vai
e diventi u n 'o s s e s s i o n e
non cederò la notte,p e r d u t a m i a i l l u s i o n e
a te che te ne vai
e diventi u n ' i n v a s i o n e
non cederò la notte,e t e r n a mia ossessione

e diventi un'invasione
ti aspetterò la notte,eterna mia ossessione


mercoledì 28 ottobre 2009

un altro motivo per emigrare

Come stessi entrando nella tana del leone.

Un agnellino,in mezzo ai lupi.

Sorrisini di chi sa che sei in difficoltà.Sorrisini di chi ci prova gusto a lasciartici,in difficoltà.

Un cameratismo che sa di bullismo,e fascismo.

E maschilismo,anche,un po’.

Sprazzi di umanità,ma solo a tratti.e solo dal singolo,mai dal gruppo.

Solo una notifica.Il peggio deve ancora arrivare.convocazione,facce ostili,colloquio.

[oddio.che parolona.il testo della legge è lo stesso che.oddio.che cosa assurda,allucinante.e non solo a tratti.totalmente allucinante.]

Tutto questo casino,per la prima parte?per la burocrazia??odio.e il resto??..mioddio.Potevano fare danni che neanche immaginano.Io che danni potevo fare??a chi,poi??a nessuno.niente a nessuno.

E pero'.

Qui sono sempre gli altri,i puritani,le maggioranze,gli I P O C R I T I,a decidere per tutti.

anche per me.

E restare ostaggio dello stato per un mese due tre.ancora un anno,e poi forse due.perchè non ci sono scadenze.tu sei ostaggio,finchè loro avranno tempo da dedicarti.E non sapere cosa succederà.e avere sempre paura nel non sapere quale sarà la punizione a te destinata.

Il grave reato:voler decidere della propria vita,finchè non si danneggia quella altrui.

In Italia questo è severamente punito dalla legge.

Per non correre rischi bisogna invece danneggiare tutti.E poi distrarli.

Allora non vieni punito in Italia.

processi per mafia andati in prescrizione,condoni per i truffatori,politici corrotti.....e pero' guai a commettere il reato di voler decidere della propria vita,senza dare fastidio a nessuno.

Guai.

E guai sono e saranno.


Sto pagando le conseguenze di un posto di blocco in cui erano in troppi,per dimostrarsi uomini,umani,intelligenti e sensibili.Erano in troppi e la regola[l’unica regola]doveva essere la legge.La cieca obbedienza a una legge già cieca di per sé.E loro lo sanno.perchè loro vedono,volenti o nolenti,tutti i giorni.

Loro,gli addetti ai lavori,volenti o nolenti sanno,quanto stupida ed insensata sia tutta questa fiera.Ma se sono in gruppo,e se hai la sfortuna di incontrarli,devono fingere di non sapere,non capire,non potere.

Che stronzata.

Ti faranno qualche domanda,ti diranno di non rovinarti con ste cazzate.ti diranno non farlo piu’.

Io non ti dico non farlo piu’,ma di non farti beccare piu’.

Se avessi incontrato me,ti avrei tirato un orecchio,avrei gettato tutto nell’immondizia e ti avrei detto di non farti piu’ vedere in giro.

Già.

A me invece non è andata così,sai begliocchiblu?? [sempre col peggio devo capitare io]

Non c’era bisogno,di trattarmi[ci]come mi[ci]hanno trattato.Lo so io,lo sai tu[Le do del Lei,mi scusi].Eppure.

Va bè.

E’ andata così.

Speriamo bene.

Questa è in fondo solo l'ennesima evidenza della differenza che c'è fra paese reale,e paese ufficiale.

Già.

Poteva comunque andare peggio.

Evviva il gioco di Pollyanna.[alè]


venerdì 16 ottobre 2009

TheBellJar[e chi ne muore soffocato]

Tutto d'un fiato.
Come immaginavo mi ha risucchiata,tanto mi ci sentivo a mio agio,dentro.

E poi saranno poesie,se.Avevo detto.
Adesso mi dico che sì,saranno poesie,adesso.

Quello che provocherebbe brividi sembra invece un abbraccio ben piu' caldo del freddo che ti ci ha portato incontro.
Devono chiamarmi per nome,perchè io mi avvicini.
Devo sentire il suono,e riconoscerlo,perchè io mi avvicini.
Riferimenti buttati ovunque che restano lì nella loro immaterialià,nella loro non concretezza finchè mi sento chiamare per nome,e riconosco il suono.E mi avvicino.con passo sicuro o lentamente,ma mi avvicino.
Poi arrivo,e mi lascio risucchiare.avvolgere.e coinvolgere.
Pensieri che immagino prima di arrivare a leggerli.Rivoli,che partono,autonomi,e si congiungono alla fine.Due entità individuali,due pensieri,due modi di esporli,che seguono strade diverse,per arrivare a congiungersi,poi.alla fine.
[E' la fine,quella piu' importante]
?


Spaventano e mi ci avvicino lentamente,timorosa.Riconosco e so.Nonostante tutto vado.
Mi piace.
Forse soffochero'.
Forse le somiglianze mi aiuteranno.o forse mi spingeranno.E allora soffochero'.
Ma meglio soffocare per la troppa aria,meglio soffocare per un cuore che non regge la verità,la purezza della verità,la semplicità della verità,che dentro la campana di vetro che gli altri hanno caricato del loro ossigeno.un ossigeno che non puo' nutrire esseri così diversi anche nelle meccaniche interne.
La sensibilità e le sue conseguenze.La malattia mentale e la sua guarigione.Una fine già scritta,in ogni caso,quando il punto di partenza è una certa sensibilità,nonostante la guarigione,interna.E' guarita,ma ugualmente anni dopo è crollata. s u i c i d a. Perchè la guarigione non dovrebbe riguardare lo stato della sensibilità.La guarigione dovrebbe riguardare l'aria,contaminata,che spinge sempre piu' giu' quella campana,e che la fa percepire come peso insostenibile alla sensibilità.La guarigione dovrebbe riguardare quelli che nell'aria contaminata vivono e respirano a pieni polmoni,contaminandosi,a loro volta,e contribuendo al peso che quella campana ha,su chi ancora non è ammalato,ma solo sensibile.
Ancora.
Solo.
Sensibile.









capitolo III
...
"Che progetti hai dopo la laurea?"
Avevo sempre pensato che i miei progetti fossero di ottenere una grossa borsa di perfezionamento,in America oppure in Europa,e poi di fare la carriera universitaria e scrivere libri di poesie o,in alternativa,di scrivere libri di poesie e lavorare in qualche casa editrice o rivista.Normalmente questi progetti li avevo sulla punta della lingua.
"Non lo so"sentii che dicevo.
Fu uno shock,sentirmi rispondere così,perchè nell'istante stesso in cui pronunciai quelle parole capii che erano la verità.Avevano il suono della verità,e lo riconobbi,nella maniera in cui si riconosce una persona che da anni si aggira davanti a casa,ma rimanendo nell'ombra,e poi improvvisamente si fa avanti e si presenta come il tuo vero padre;e tu vedi che ti somiglia moltissimo e allora capisci che ha detto la verità,e che quello che per tutta la vita hai creduto tuo padre è un impostore.
"Non lo so".
...


capitolo VII
...
Vidi la mia vita diramarsi davanti a me come il verde albero di fico del racconto.Dalla punta di ciascun ramo occhieggiava e ammiccava,come un bel fico maturo,un futuro meraviglioso.Un fico rappresentava un marito e dei figli e una vita domestica felice,un altro fico rappresentava la famosa poetessa,un altro la brillante accademica,un altro ancora era Esther Greenwood,direttrice di una prestigiosa rivista,un altro era l'Europa e l'Africa e il Sud America,un altro fico era Costantin,Socrate,Attila e tutta la shiera di amanti dai nomi bizzarri e dai mestieri anti-convenzionali,un fico era la campionessa olimpionica di vela,e dietro e al di sopra di questi fichi ce n'erano molti altri che non riuscivo a distinguere.
E vidi me stessa seduta sulla biforcazione dell'albero,che morivo di fame per non saper decidere quale fico cogliere.Li desideravo tutti allo stesso modo,ma sceglierne uno significava rinunciare per sempre a tutti gli altri,e mentre me ne stavo lì,incapace di decidere,i fichi incominciarono ad avvizzire e annerire,finchè,uno dopo l'altro,si spiaccicarono a terra ai miei piedi.
...

capitolo VIII
...
"Ti ricordi "incominciai"quella volta che mi hai riaccompagnata al college in autostop dopo il teatro?"
"Sì"
"E ti ricordi che mi hai chiesto dove avrei voluto vivere,se in campagna o in città?"
"E tu hai risposto.."
"Ho risposto che volevo vivere sia in campagna che in città".
Buddy annuì.
"E tu"continuai con impeto inaspettato"ti sei messo a ridere e hai detto che avevo la tipica personalità nevrotica e che la tua domanda compariva in un questionario che vi avevano dato quella settimana in una lezione di psicologia"
Il sorriso di Buddy adesso era meno radioso.
",avevi ragione.Sono nevrotica.Non potrei trovarmi bene in campagna in città".
"Potresti vivere a metà strada"suggerì Buddy,pratico"e di lì andare ogni tanto in città e ogni tanto in campagna".
"Ah!Questo dunque non sarebbe nevrotico?"
Buddy non rispose.
"Avanti,rispondi!"incalzai.
"No"disse Buddy con voce incolore.
"Appunto!"Mi permisi una risata sprezzante."No,se nevrotico vuol dire desiderare contemporaneamente due cose che si escludono a vicenda,allora io sono nevrotica all'ennesima potenza.Volero' su e giu' dall'una all'altra per il resto dei miei giorni".
Buddy poso' la sua mano sopra la mia."Lasciami volare con te".
....

capitolo IX
...
Non volevo farmi fotografare,perchè mi veniva da piangere.Non sapevo perchè mi venisse da piangere,ma sapevo che se qualcuno mi avesse rivolto la parola,o mi avesse guardata in faccia,le lacrime sarebbero sgorgate dagli occhi e i singhiozzi sarebbero esplosi dalla gola e io sarei andata avanti a piangere per una settimana.Me le sentivo,le lacrime,sciaguattare dentro,pronte a traboccare come acqua in un bicchiere traballante e troppo pieno.
...
"Coraggio.un bel sorriso!"
Alla fine,obbediente,come la bocca di un pupazzo ventriloquo,anche la mia bocca incomincio' ad arricciarsi all'insu'.
"Ehi!"protesto'il fotografo come colpito da un presentimento"sembra che tu stia per piangere".
Fu irrefrenabile.
Nascosi la faccia nel velluto rosa del divanetto e con mio immenso sollievo le lacrime salate e i singhiozzi di infelicità che per tutta la mattina si erano aggirati dentro di me eruppero nella stanza.
...

capitolo XI
...
Vedevo i giorni dell'anno come una lunga fila di scatole bianche luminose,separate l'una dall'altra dall'ombra nera del sonno.Solo che per me la lunga prospettiva di ombre che distinguevano una scatola dalla successiva si era improvvisamente spezzata,e la serie interminabile dei giorni mi si apriva davanti abbagliante come un grande viale bianco di desolazione infinita.
Mi sembrava assurdo stare a lavarmi,se poi mi toccava rifarlo il giorno dopo.
Solo a pensarci,mi sentivo stanca.
Volevo fare le cose,una volta per tutte e basta,chiuso.
...


capitolo XV
...
..dovunque mi fossi ritrovata,sul ponte di una nave o in un caffè di Parigi o a Bangkok sarei stata sotto la stessa campana di vetro,a respirare la mia aria mefitica.
...
L'aria della campana di vetro mi premeva intorno come bambagia e io non avevo la forza di muovermi.
..


capitolo XX
..
"Ricominceremo da dove eravamo,Esther"aveva detto con il suo dolce sorriso da martire."Faremo come se fosse stato soltanto un brutto sogno".
Un brutto sogno.
Per chi è chiuso i una campana di vetro,vuoto e bloccato come un bambino nato morto, il brutto sogno è il mondo.
Un brutto sogno.
Io ricordavo tutto.
...
Forse l'oblio come neve gentile avrebbe dovuto attutire e coprire tutto.
Ma quelle cose facevano parte di me.Erano il mio paesaggio.
...


...
I genitori di Joan mi invitarono al funerale.
Ero stata una delle migliori amiche di Joan,disse MRsGilling.
"Guarda che non sei tenuta ad andarci"mi aveva detto la dottoressa Nolan."Puoi scrivere dicendo che te l'ho sconsigliato io".
"Ci andro'"dissi,e così feci,e durante tutta la semplice cerimonia continuai a domandarmi cos'è che stessi seppellendo.
..
Feci un profondo respiro e ascoltai il mio cuore ripetere l'antica vanteria.

Io sono,
io sono,
io sono.









L'impiccato


Per le radici dei capelli mi afferro' un qualche dio.
Sfrigolai nei suoi volti azzurrini come un profeta nel deserto.

Le notti sparirono di scatto come palpebra di lucertola:
un mondo di giorni bianchi e nudi in un'orbita senz'ombra.

Una noia d'avvoltoio mi affisso' in questo tronco.
Se lui fosse me,farebbe cio' che feci.
27 giugno,1960

[da Ariel,Sylvia Plath]
[da TheBellJar, SylviaPlath]

giovedì 15 ottobre 2009

quando mi sveglio con questi occhi qui non riesco a non avere fisso in testa un chiodo.non riesco a non sentire tutta la notte appena trascorsa,con tutto il suo peso.non riesco a non sentire il peso di un bacio stampato in fronte.che non si cancella.quando mi sveglio con questi occhi qui mi odio.e odio il mondo,intero.come lo si odia a quindici anni,che poi pero' passa.in genere.invece questi occhi qui non passano.e se mi guardo li vedo,e se non mi guardo li sento.E basta sbagliare un passo che rischi la vita,quando vivi in equilibrio su una corda,tesa troppo in alto.E si rimette tutto in discussione,sempre.come se.

[sei la risposta che manca e il resto per me,è indifferente]

devo studiare.devo pedalare.devo uscire.

c'era un sole caldissimo fino a pochi giorni fa.adesso il freddo taglia la faccia.e la pancia.in due.poi in tre.taglia come una cazzo di lama affilata,il freddo.dentro.come recitava un titolo.

[non ho la forza di lasciarti andare per poi restare a guardare se al mio risveglio ci sarà ancora sole,ancora amore]

è vero,sembra un puzzle.un fottuto puzzle incompleto.e non importa quanto io mi concentri per finirlo,perchè appena mi distraggo qualcuno toglie i pezzi,e io non me ne accorgo.e so solo che non vado avanti.e mi sento immobile.e forse è l'altra me che li toglie quei pezzi,quando io mi distraggo.forse l'immagine del puzzle non è poi così bella,e non finirlo significa proteggermi,temporaneamente.divento io stessa un pezzo,di chissà quanti puzzle.

e quando anche chi ami,preferisce proteggere se stesso,che te.quando desidero un abbraccio piu' di ogni cosa,e questo non arriva per tutta la notte,allora mi sento davvero sola.sento che niente conta davvero.che niente è per sempre,e che i miei fiori forse si sono rovinati[non ho abilità].che forse tutto vale solo finchè non finisce.e che io sbaglio,perchè mi comporto come se fossi sempre in attesa di quella fine,e poi incolpo il mancato abbraccio del mio stato d'animo.quando invece dipende solo da me.e dal resto.

e tutti sanno tutto.e tutti riescono a fare tutto.quando si tratta di te.quando poi le cose si invertono pero' tutto sembra così complicato..e io comprendo.strano.e ripenso a tutte le risposte di merda che mi sono state date e a quanto sarebbero adatte.per far capire come ci si sente,ad essere trattati così.ma non infierisco,perchè non ce la faccio.perchè in fondo mi dispiace.perchè forse non è cattiveria.forse non capiscono.forse sono solo superficiali.e menefreghisti.e pero' tutti sanno tutto.tutti sanno cosa dovrei fare,e non fare.cosa è giusto e cosa non lo è.cosa è grave e cosa solo una mia paranoia.e sono senz'altro io che sbaglio.e pero' mi avessero chiamato una volta una quando non c'era bisogno della confidenza seduti davanti ad un pranzetto.mi chiedo perchè sono così adatta ad essere una confidente e così poco adatta ad essere un'amica.
poi mi rispondo.è perchè ad una confidente si scarica roba addosso,quando è troppa.e si prende indietro altra roba quando non si riesce a produrla.con un'amica invece è un po' diversa la storia.e l'altro,diventa importante.la considerazione dell'altro,coi suoi tempi,i suoi stati d'animo,la sua vita,le sue esigenze,diventa fondamentale.
e davanti all'ennesimo abbraccio di circostanza,e all'ennesimo GrazieFraMiCiVolevaProprio, produco uno strano sorriso.che in realtà è un sorriso al contrario.è tutta la rabbia e l'angoscia e la solitudine,che mi piegano la bocca e mi fanno capire di non avere amici non a caso.ma perchè l'essere umano,fondamentalmente,è un'egoista di merda.

E chi se ne va l'ha solo capito prima.ha solo avuto prima,la forza di andare.

Mi sembrava di vederti camminare insieme agli angeli
Mi sembrava di vederti piangere chiamandomi
Eri lì. in volo
Forse avrei dovuto dare un nome
Ad ogni lacrima che ho visto piangere
Mi sembrava di vederti nella notte solo a pensare
ERI LI',SOLO

chissà se ti sentivi come me.vorrei chiedertelo.ho paura della risposta.

mercoledì 14 ottobre 2009

cose semplici[e banali]

è inutile[è lui che la sa sempre dire nel modo giusto]

Oggi le mie mani sembrano d'avorio
è l'inizio di una nuova era anche per me

Oggi è mattino e mi ha afferrato lucido
e se fossimo noi ad esser sbagliati
e se fossimo noi pazzi e malati
hai il coraggio o no?

Cose semplici e banali per riconcigliarmi
con gli anni sprecati
e dentro ci sei tu
grazie a tutti per davvero
siamo alla fine
e ho perso l'inizio

ma ho un senso in più.

mi permetto di dissentire sull'ultimo verso. so che non me ne vorrà per questo.

niente fa mai lo stesso effetto

stessa cosa.stessa sequenza.stessi soggetti.
non si puo' prevedere niente.
non è una moltiplicazione[che invertendo l'ordine dei fattori il prodotto non cambia]
il risultato sarà sempre diverso.
e puo' non piacere.
uno.giu' due.giu' giu' tre.poi anche il quarto[volendo]
e poi?
stronzate.
solo stronzate.che rovinano tutto.
ma cosa c'era poi da rovinare?se si rovina così facilmente forse era solo apparentemente liscio,e vellutato.ma sotto c'era già l'increspatura,che aspettava la prima goccia,per potersi mostrare.
ma qui l'increspatura cos'è?dov'è?cosa rappresenta?e soprattutto,come si fa a farla sparire?non basta accarezzare,perchè sparisca.ci vorrebbe un ferro rovente,che io non ho.

ho ciccato in terra,chiedendomi quanto contino le abitudini nella vita,ma ero troppo sbronza,per potermi dare una risposta sensata, o lucida[o forse solo razionale]
ho riaperto gli occhi e fissato la cenere dicendomi che potevo raccoglierla,invece mi sono alzata,e l'ho pestata,coi piedi,nudi.sul marmo freddo,la cenere era una metafora.e passata la sbronza diventa piu' difficile fingere di non potersi dare le risposte che si cerca di non cercare.

mi viene voglia di andarci a quel concerto,da sola.a sentire gli opeth,e poi i dream theater e piangere un po'[nel metallo lacrime metalliche forse non si vedranno]
metalliche e fredde.come il suono che a volte sembra fare questa pompa rossa che mi batte in petto.non già un rimbombo cupo,ma caldo.ma un suono freddo,e metallico.che sa di voce registrata.di battito registrato,quando piango lacrime metalliche.
poi ci ripenso,perchè da sola non faccio piu' nulla.
[sarai sempre sola,ora che mi hai]_a me non era stato detto esattamente questo.ma sarebbe forse cambiato qualcosa?avrei forse potuto decidere?avrei forse potuto non sentire?
E ora?
posso scegliere,ora?

e poi c'è un volo che costa troppo poco per non decidere di partire.ma quella è una partenza che va fatta insieme.e io non so se è il momento.non sembra mai [da un po']il momento.e io sono in astinenza.e la parolina magic non mi fa piu' paura.e in fondo il tartufo è materia pregiata.e lo so che farà freddo,ma ci si scalderà.magari trovo la ragazza che mi fece l'occhiolino da dietro la sua vetrinetta,illuminata.la sogno anche,qualche volta.era così bella.

niente fa mai lo stesso effetto.
la seconda volta.
[e poi tutte le altre]
.
punto.

lunedì 12 ottobre 2009

InMyTimeOfNeed

[Would someone watch over me]

?




spesso scrivo solo un mare di stronzate.
qualche volta me ne accorgo.
raramente le cancello.
[sto giro è andata così]

venerdì 9 ottobre 2009

chi vivrà vedrà

Ad una settimana dalla seconda telefonata[perchè delle due telefonate,una ha evidentemente avuto un seguito. perchè evidentemente qualcuno ogni tanto lascia crollare le sue barriere,anche se non so per quanto]
Dopo una settimana intera in cui volevo farlo ma non ci riuscivo[e intanto non riuscivo a fare neanche nient'altro]finalmente l'ho fatto.
La busta è stata spedita.Spero che lui legga,ascolti,capisca.

Volevo spedirne due,di buste.perchè sono in due ad essere lontani,ma ad essere ancora così prepotentemente dentro di me.ma alla fine no.perchè fondamentalmente ieri quella mail aveva tutta la ragione del mondo..e mi ha fatto riflettere.e quindi boh.inutile strafare quando sono presa dall'ottimismo per poi ricadere nella cruda realtà.io sto provando,ma c'è bisogno che dall'altra parte ci sia voglia di raccogliere il tentativo[e una sola delle due parti ha raccolto il tentativo]altrimenti è tutto perfettamente inutile.e poi.è vero che se penso a certe cose e momenti mi vengono gli occhi a cuoricino,è vero che non posso piu' fare il rotolo alla nuella perchè mi ricorda lei ed è vero anche che ogni cazzo di cosa,mi ricorda lei.ma c'è anche tutto il resto.che non puo' scomparire.quindi è da lì,dalla voglia di chiarirsi anzitutto,dalle ammissioni reciproche e dalla totale[ma veramente totale]verità e trasparenza che si puo' ripartire,se si vuole.non piu' da altro.non piu'.perchè solo passando da lì,e superando quell'incrocio pericolosissimo,si puo' sperare di entrare in un giardinetto piu' tranquillo.certo c'è il pericolo di restarci secco in quell'incrocio ...ma se si supera..è fatta!..e io di isolotti pedonali duemetriperdue che poi ti ritrovi investito da un tir appena allunghi una gamba non ne voglio piu'..

So che puoi
Gettarmi via
Ma ciò che vuoi
Lo voglio anch'io
E' troppo, troppo presto
E' male
Le tue labbra sono nude
Sai che è solo il tempo
A rivelare la stagione
Vieni a fare un giro dentro di me
O questo fuoco si consumerà da sé
Un bacio sporco sa
Spogliarmi il cuore dagli incubi
Un bacio sporco sa
Come un miliardo di uomini
E anche tu hai qualcosa dentro di te
Che è sbagliato e ci rende simili


piove.e penso alle coccole.al cioccolato.alle coperte a quadri.
un'amica in msn mi dice che ha il raffreddore.le dico andiamo a fare una sauna che ti passa.scoppio a ridere.lei fortunatamente non vede che rido.e ovviamente non capisce.io ovviamente non posso spiegarle niente,e neanche voglio..le dico solo che col vapore si guarisce.in sauna ovviamente non ci andiamo,ma la mia mente è dentro un cazzo di bagno turco,quando nel vapore c'eravamo io e.e non ce ne fregava un cazzo di chi ci fosse fuori da quella porticina.scandalo alle terme.coi vari capitoli.sarebbe potuta finire da dio.invece è finita a puttane.

Ma se una vita finisce qua quest'altra vita presto comincerà.