mercoledì 29 dicembre 2010

la sinusite mi attappa la faccia.

[che di fronte ad una domanda,o semplice affermazione,si riflette.
ma riflettere sempre e solo da soli è come non riflettere affatto.]

 I matti non hanno un cuore,ma se ce l'hanno è sprecato..


Io non so accettare la fine ma soprattutto una fine che non si assume la responsabilità di essere quello che è.
di dirsi.
di motivarsi.
di reggere un confronto per poi rilegittimarsi.
una fine così io la accetteri anche,o ci proverei.
ferirebbe meno.

NESSUNO MAI,mi ha regalato una tale fine.
evidentemente non me la merito.
chi più ha sostenuto d'amarmi mi ha regalato solitudine domande lasciate senza risposta ed indifferenza.
mi ha ferito come peggio sapeva di poter fare.

continuo a chiedermi perchè.


domenica 26 dicembre 2010

certe strade[e certe stanze]

ci sono strade che a percorrerle vedi ostacoli[non necessariamente materiali]che ti bloccano.
ci sono stanze in cui vedi cose,senti cose,che ti restano dentro.che ti marchiano.e che funzionano da richiamo,poi.quando torni a cercarle.
ma per arrivarci ci sono quegli ostacoli.e tu ci torni lo stesso,cadendo ogni cazzo di volta.
e in teoria non sei sola,chè per quelle strade,e in quelle stanze,ci entravi per le cose che marchiano e  mancano perchè restano,e quelle cose sono persone.
che però non ti aiutano ad alzarti,ogni cazzo di volta che cadi.
anche se sei caduta nel tentativo di cercare loro.di trovare loro.
di nuovo.
anche se il primo passo l'hai fatto[e rifatto tu].e proprio lì,faendolo,sei caduta.
chissenefrega.
se arrivi,grazie.
ma se cadi,e non arrivi,si può sempre fingere di non averti vista alla ricerca.o non aver sentito la tua caduta.
[ma forse penso sempre troppo male io.forse è anche peggio.forse davvero non sei stata vista,nè sentita.e i miei pensieri peggiori,sarebbero pensieri migliori,altrimenti detti illusioni]

senza interlocutore è difficile capire.
ma non non devo essere negativa,e fracassamaroni.
non rendersi disponibile come inerlocutore non è cattiveria:è solo carenza d'affetto.


Cerco adesso un poco di te
E fingo di non farlo sempre
È poco molto poco di te
È averti senza avere niente.
Sono piccole cose di te
Le cerco sempre e ancora le guardo
Mi mancano e so anche il perché
È che forse sempre mi mancheranno.
Cerco qualche cosa di me
E di rifugiarmi dietro all’inganno
Che il tempo possa fare da se

Che resti almeno un limite al danno.
Devo all’abitudine lasciare le mie carte
Ai giorni sempre uguali non chiudere le porte
Devo leggerti nel vuoto
che ci siamo aperti dentro
Devo spegnere i tuoi occhi
che hanno pianto così tanto.
Devo chiudere le stanze
in cui ti ho vista camminare

Devo ridere e star bene
tra la gente che non vede

Devo rimanere in piedi
devo amarmi più di ieri
Devo fare mille cose
senza più trovare scuse
Devo darmi una ragione
devo vivere felice
Devo accendere una luce
e poi riprendere il mio spazio
Devo ancora un po’ capire
devo scegliere di meglio

domenica 19 dicembre 2010

giovedì 16 dicembre 2010

se l'è giocata male.

questa qua mi sta già sul cazzo.

novità


ho bucato le mie lenzuola nere.
dopo aver raccomandato a lui,di non fumare nel letto,che è periocoloso.
[ora,non sono più credibile]




il 18 gennaio è troppo lontano ed il 25 febbraio cascasse il mondo ci saremo.
[non può essere un caso che sia quello il giorno.
collegamento{necessario?}con l'avvenimento più doloroso]

 se non ci fosse la musica..
[almeno la musica]

[può essere che io interpreti male.ma mi viene difficile crederlo]
sparire [spa-rì-re] v.intr. (aus. essere; coniug. come apparire) [sogg-v]
  • 1 Sottrarsi alla vista, scomparire SIN dileguarsi: il sole sparisce all'orizzonte; non esserci più, andarsene via: con la pomata l'infiammazione sparirà || fam. sparisci!, vattene subito || fig. s. dalla faccia della terra, estinguersi
  • 2 Detto di cose, diventare irreperibili; essere perdute, rubate: mi è sparito l'anello
  • 3 Di cibo, essere consumato rapidamente SIN finire
  • • sec. XIII

oggi le mie ore lavorative aumenteranno, e sono già stanca appena alzata,dopo la doccia.



    mercoledì 15 dicembre 2010

    puzza di piscio di gatto[e viene dalla cucina]

    [ovvero:di quando rientrare a casa è sempre un piacere]

    gastronomicamente parlando[e non solo]sono una persona a dir poco di larghe vedute.
    eppure.
    certi odori non riesco ad associarli al cibo.

    non posso sentire puzza di piscio di gatto,seguirla,scoprire che viene dalla cucina,ed esattamente dal padellino rovente della coinquilina cinesina che si appresta a preparare il suo pranzetto.
    che cazzo di schifo.
    cos'era non l'ho capito.
    so solo che neanche se accendo tutti gli incensi che ho in camera andrà via quest'odore dimmerda.

    [l'olezzo di urina di gatto mi rende irritabile,soprattutto se un gatto io non ce l'ho..]

    l'intolleranza è al culmine.

    ho bisogno di una cazzo di casa mia.anzi,nostra.ebbasta.

    you are.

    the only exception.


    Maybe I know, somewhere
    Deep in my soul
    That love never lasts
    And we’ve got to find other ways
    To make it alone

    Or keep a straight face
    And I’ve always lived like this
    Keeping it comfortable, distance
    And up until now
    I’d sworn to myself that I’m content
    With loneliness
    Because none of it was ever worth the risk, but
    You, are, the only exception
    ...

    martedì 14 dicembre 2010

    che schifo.

    si divertono,i ragazzi.

    e immagino le loro ragazze a casa che li aspettano.

    o in un locale,che si divertono fra di loro,nel frattempo,le ragazze.
    ostentando sicurezza,autonomia e libertà.

    ma quello che vedo io,dai miei occhi,è solo tanta solitudine.falsità.ipocrisia.

    coppie felici.coppie belle.

    e però.
    tutte pronte a sgallettare davanti al primo che fa loro moine.
    tutti pronti a guardare il primo fondoschiena o la prima scollatura che gli passa davanti.e fare moine.giammai alla donna,ma al fondoschiena e alla scollatura.

    che schifo.
    i lui.
    le lei.

    lunedì 13 dicembre 2010

    mi sveglio pensandoti.

    ancora in coma cerco la tua foto in bianco e nero,nel secondo cassetto.
    la guardo negli occhi.e ancora in coma,piango.
    la tua foto in bianco e nero è lì,ancora.da sempre.
    resta lì.

    resti lì tu.nel secondo cassetto del cuore.
    che io lo voglia o no.

    domenica 12 dicembre 2010

    il cd di dicembre che vale per novembre:)


    ha già trovato posto sulla colonnina riservata al meglio.

    venerdì 10 dicembre 2010

    indossi il vuoto con classe[è tutto ciò che avrai..]

    Ci sono molti modi, per finire a  tarallucci&vino
    [anche se effettivamente,alcuni posseggono un'invidiabile nonchalance]

    [tornare a casa in bicicletta dopo dieci ore di lavoro,nel freddo e nel gelo di questa città,sfrecciando sull'asfalto con le orecchie calde sotto la lana e sotto le canzoni degli after sparate a palla non ha prezzo.
    aiuta a vedere le cose da un altro punto di vista.più semplice,forse.sicuramente non meno doloroso.perchè quando il dolore è più grande,poi non senti più...]


    Brindo a niente e nessuno col mio cicchetto di liquore al cioccolato.e i biscottini all'anice.
    [l'unica strada che si può percorrere,resta ricominciare da sè..]

    E poi ascolto la canzone della buona notte.l'ultima di oggi,che è già la prima di domani.

    Beh... fanne tesoro, perchè verrà...
    cenciosa e rapace verrà
    la solitudine su di te.
    solitudine su di te

    Fanne tesoro, perchè verrà...
    lagnosa e tenace verrà
    la solitudine su di te.
    solitudine su di te

    Fanne tesoro, perchè verrà...
    astiosa e vorace verrà
    la solitudine su di te.
    solitudine su di t[m]e

    domenica 5 dicembre 2010

    Dopo l'ultimo concerto,ed i capelli corti,pensavo[speravo]fosse tornato l'incazzato che era.
    Adesso,dopo i virtuali ricoveri e le solitudini sexy,non so ancora se sia così.
    ma so che posso farcela ad apprezzare ciò che è ora.
    Se elimino la parentesi di Uno.
    E se provo a pensarlo come un gruppo nuovo.che non devo necessariamente collegare a sonica.a fuoco su di te.ad ape regina.a primo secondo terzo.a mala mela.a nuotando nell'aria.a tre di tre.a cenere.a l'abitudine.e a tutte le canzoni che mi hanno fatto amare sfegatatamente i marlene.

    Adesso c'è questo gruppo,e se lo chiamo con un altro nome,mi piace.

    Anche perchè,voglio dire,un pezzo come questo,non sarà ape regina,ma m e r i t a .
    [senza ombra di dubbio]



    stanotte.

    una nave ristorante che trasportava arrosticini da un'isola all'altra è stata assaltata dai pirati mentre stava cuocendo i 75.

    e tra una fuga e l'altra marilynmanson mi ha legata e messa incinta.

    ho rinunciato da tempo ad ogni possibilità d'interpretazione.
    però potrei cominciare a giocare al lotto.e tentare la fortuna,tra tutti sti simboli e numeri.

    sabato 4 dicembre 2010

    e non mi ero accorta che stavo pensando a lei.

    Parlava della sua recente scoperta:bisessualità.
    Di come pensava di odiare le donne,ed invece forse era il troppo amore male canalizzato.
    Era un'attrazione che non capiva,e finiva per allontanarla da loro.
    [io pensavo a quando mi chiamava amore.e al nostro odio,che altro non era che amore male indirizzato]
    Parlava di qualcosa che per me era scontato,naturale,comprensibilissimo,mentre gli altri la guardavano con occhi sbarrati.forse fantasticavano.forse la immaginavano con un'altra donna,magari bella quanto lei.
    Io la capivo,semplicemente,annuivo.non sono riuscita a dire niente ma credo che lei abbia capito ugualmente,che capivo benissimo ciò che stava dicendo.
    Lei continuava a guardarmi,ed io ho scovato un velo di malizia dietro quello sguardo.forse fantasticavo anch'io.
    [o più probabilmente stavo cercando di ricordare altri occhi.quando mi sorridevano,maliziosi.]

    giovedì 2 dicembre 2010

    mi sono innamorata

    è stato colpo di fulmine,col testo.
    e amore che sboccia lentamente con la musica..

    fatto sta che adesso la ascolto a ripetizione.cantandoci sopra e ballicchiando godasinuosamente.


    Marlene Kuntz - Paolo Anima Salva - videoclip from seb fil on Vimeo.


    ..Si chiede come si potrà mai fare 
    perdersi lib[eri]ntracciare 
    le anime belle e salve che cantava De Andrè
    perchè rifiuta di accettare 
    di essere l'unico anormale 
    ma come si può fare a rintracciare 
    le anime che ti son simili...

    ma cosa c'entro io?[in tutto questo]

    ascoltando niccolò fabi.
     

    Siamo frasi di un discorso
    che non formano un concetto

    come nemici ammanettati
    nello stesso letto

    animali in un recinto
    che non vogliono più uscire
    siamo pesci in un acquario
    e non sognamo il mare


    siamo le grida dietro ai muri
    e poi i silenzi in ascensore 

    ogni tanto mi risverglio
    e mi domando in tutto questo
    cosa c'entro io

    [poi ti guardo e riconosco in te
    la mia stessa ferita]
     
     

    mercoledì 1 dicembre 2010

    non ci avevo mai fatto caso

    [alla patina biancastra che fa il ghiaccio sulla superficie della sambuca]



    le metafore sono in ogniddove: le abitudini sono dure a morire.ma devi aprire gli occhi,bella mia.
    e tirare le somme,alla fine.
    anche se è dura.
    anche se non vuoi.
    anche se poi magari al totale c'è nuovamente da aggiungere o togliere
    [altri pezzi di vita],
    intanto le somme vanno tirate.
    almeno ogni tanto.






    Come può uno scoglio arginare il mare..?..

    [il dubbio è: io sono lo scoglio,o il mare?]