quando mi sveglio con questi occhi qui non riesco a non avere fisso in testa un chiodo.non riesco a non sentire tutta la notte appena trascorsa,con tutto il suo peso.non riesco a non sentire il peso di un bacio stampato in fronte.che non si cancella.quando mi sveglio con questi occhi qui mi odio.e odio il mondo,intero.come lo si odia a quindici anni,che poi pero' passa.in genere.invece questi occhi qui non passano.e se mi guardo li vedo,e se non mi guardo li sento.E basta sbagliare un passo che rischi la vita,quando vivi in equilibrio su una corda,tesa troppo in alto.E si rimette tutto in discussione,sempre.come se.
devo studiare.devo pedalare.devo uscire.
c'era un sole caldissimo fino a pochi giorni fa.adesso il freddo taglia la faccia.e la pancia.in due.poi in tre.taglia come una cazzo di lama affilata,il freddo.dentro.come recitava un titolo.
è vero,sembra un puzzle.un fottuto puzzle incompleto.e non importa quanto io mi concentri per finirlo,perchè appena mi distraggo qualcuno toglie i pezzi,e io non me ne accorgo.e so solo che non vado avanti.e mi sento immobile.e forse è l'altra me che li toglie quei pezzi,quando io mi distraggo.forse l'immagine del puzzle non è poi così bella,e non finirlo significa proteggermi,temporaneamente.divento io stessa un pezzo,di chissà quanti puzzle.
e quando anche chi ami,preferisce proteggere se stesso,che te.quando desidero un abbraccio piu' di ogni cosa,e questo non arriva per tutta la notte,allora mi sento davvero sola.sento che niente conta davvero.che niente è per sempre,e che i miei fiori forse si sono rovinati[non ho abilità].che forse tutto vale solo finchè non finisce.e che io sbaglio,perchè mi comporto come se fossi sempre in attesa di quella fine,e poi incolpo il mancato abbraccio del mio stato d'animo.quando invece dipende solo da me.e dal resto.
e tutti sanno tutto.e tutti riescono a fare tutto.quando si tratta di te.quando poi le cose si invertono pero' tutto sembra così complicato..e io comprendo.strano.e ripenso a tutte le risposte di merda che mi sono state date e a quanto sarebbero adatte.per far capire come ci si sente,ad essere trattati così.ma non infierisco,perchè non ce la faccio.perchè in fondo mi dispiace.perchè forse non è cattiveria.forse non capiscono.forse sono solo superficiali.e menefreghisti.e pero' tutti sanno tutto.tutti sanno cosa dovrei fare,e non fare.cosa è giusto e cosa non lo è.cosa è grave e cosa solo una mia paranoia.e sono senz'altro io che sbaglio.e pero' mi avessero chiamato una volta una quando non c'era bisogno della confidenza seduti davanti ad un pranzetto.mi chiedo perchè sono così adatta ad essere una confidente e così poco adatta ad essere un'amica.
poi mi rispondo.è perchè ad una confidente si scarica roba addosso,quando è troppa.e si prende indietro altra roba quando non si riesce a produrla.con un'amica invece è un po' diversa la storia.e l'altro,diventa importante.la considerazione dell'altro,coi suoi tempi,i suoi stati d'animo,la sua vita,le sue esigenze,diventa fondamentale.
e davanti all'ennesimo abbraccio di circostanza,e all'ennesimo GrazieFraMiCiVolevaProprio, produco uno strano sorriso.che in realtà è un sorriso al contrario.è tutta la rabbia e l'angoscia e la solitudine,che mi piegano la bocca e mi fanno capire di non avere amici non a caso.ma perchè l'essere umano,fondamentalmente,è un'egoista di merda.
E chi se ne va l'ha solo capito prima.ha solo avuto prima,la forza di andare.
chissà se ti sentivi come me.vorrei chiedertelo.ho paura della risposta.
[sei la risposta che manca e il resto per me,è indifferente]
devo studiare.devo pedalare.devo uscire.
c'era un sole caldissimo fino a pochi giorni fa.adesso il freddo taglia la faccia.e la pancia.in due.poi in tre.taglia come una cazzo di lama affilata,il freddo.dentro.come recitava un titolo.
[non ho la forza di lasciarti andare per poi restare a guardare se al mio risveglio ci sarà ancora sole,ancora amore]
è vero,sembra un puzzle.un fottuto puzzle incompleto.e non importa quanto io mi concentri per finirlo,perchè appena mi distraggo qualcuno toglie i pezzi,e io non me ne accorgo.e so solo che non vado avanti.e mi sento immobile.e forse è l'altra me che li toglie quei pezzi,quando io mi distraggo.forse l'immagine del puzzle non è poi così bella,e non finirlo significa proteggermi,temporaneamente.divento io stessa un pezzo,di chissà quanti puzzle.
e quando anche chi ami,preferisce proteggere se stesso,che te.quando desidero un abbraccio piu' di ogni cosa,e questo non arriva per tutta la notte,allora mi sento davvero sola.sento che niente conta davvero.che niente è per sempre,e che i miei fiori forse si sono rovinati[non ho abilità].che forse tutto vale solo finchè non finisce.e che io sbaglio,perchè mi comporto come se fossi sempre in attesa di quella fine,e poi incolpo il mancato abbraccio del mio stato d'animo.quando invece dipende solo da me.e dal resto.
e tutti sanno tutto.e tutti riescono a fare tutto.quando si tratta di te.quando poi le cose si invertono pero' tutto sembra così complicato..e io comprendo.strano.e ripenso a tutte le risposte di merda che mi sono state date e a quanto sarebbero adatte.per far capire come ci si sente,ad essere trattati così.ma non infierisco,perchè non ce la faccio.perchè in fondo mi dispiace.perchè forse non è cattiveria.forse non capiscono.forse sono solo superficiali.e menefreghisti.e pero' tutti sanno tutto.tutti sanno cosa dovrei fare,e non fare.cosa è giusto e cosa non lo è.cosa è grave e cosa solo una mia paranoia.e sono senz'altro io che sbaglio.e pero' mi avessero chiamato una volta una quando non c'era bisogno della confidenza seduti davanti ad un pranzetto.mi chiedo perchè sono così adatta ad essere una confidente e così poco adatta ad essere un'amica.
poi mi rispondo.è perchè ad una confidente si scarica roba addosso,quando è troppa.e si prende indietro altra roba quando non si riesce a produrla.con un'amica invece è un po' diversa la storia.e l'altro,diventa importante.la considerazione dell'altro,coi suoi tempi,i suoi stati d'animo,la sua vita,le sue esigenze,diventa fondamentale.
e davanti all'ennesimo abbraccio di circostanza,e all'ennesimo GrazieFraMiCiVolevaProprio, produco uno strano sorriso.che in realtà è un sorriso al contrario.è tutta la rabbia e l'angoscia e la solitudine,che mi piegano la bocca e mi fanno capire di non avere amici non a caso.ma perchè l'essere umano,fondamentalmente,è un'egoista di merda.
E chi se ne va l'ha solo capito prima.ha solo avuto prima,la forza di andare.
Mi sembrava di vederti camminare insieme agli angeli
Mi sembrava di vederti piangere chiamandomi
Eri lì. in volo
Forse avrei dovuto dare un nome
Ad ogni lacrima che ho visto piangere
Mi sembrava di vederti nella notte solo a pensare
ERI LI',SOLO
Mi sembrava di vederti piangere chiamandomi
Eri lì. in volo
Forse avrei dovuto dare un nome
Ad ogni lacrima che ho visto piangere
Mi sembrava di vederti nella notte solo a pensare
ERI LI',SOLO
chissà se ti sentivi come me.vorrei chiedertelo.ho paura della risposta.
1 commento:
quelle due ragazze che parlano con la kefiah...gli abbracci mancati (o rotos, per dirla come Almodovar)...le amicizie che ci sfuggono di mano...la superficialità...
è tutto una costante, delle volte non conta se hai 15 o 24 o 40 anni...gli occhi che pesano sono di persone che osservano e credo che non è facile evitare di pensare troppo.
Fiori rovinati?
Non credo, da quello che leggo i tuoi sono rigogliosi anche se non fila tutto liscio.
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