lunedì 28 settembre 2009

dunque dunque[tirando le somme]

ci sono arrivata,a sbroccare.
[se l'è cercata.stavolta.ha superato ogni disumana decenza.]
e adesso come direbbe qualcuno..."è tutt cazz a li sì"
[sono {solo} tutti cazzi suoi..]

preparo la valigia,e usciro' da casa consapevole di non sapere chi ci trovero' al mio ritorno.
[che sensazione di merda.estranei in casa tua,e neanche hai la possibilità di vederli prima,mezzo secondo,per scambiarci due parole e decidere che sì,ti va di metterli a convivere con te.bah.bah.]
Ennesima delusione.e bella grossa.due anni di stronzate a gogo[che tanto me la bevo sempre]....belli un sacco i discorsi di aria fritta[perchè di aria fritta si tratta quando si blatera di rispetto e di essere civili,e dell'importanza dell'aspetto umano nelle relazioni interpersonali,e di stima reciproca,che pero' se ne va a puttane in mezzo secondo di fronte a quella che al paese mio si chiama c o n v e n i e n z a .semplice e pura convenienza.che schifo]
d i s g u s t a t a ,sempre di piu'[ma in fondo meglio scoprirle le cose,prima o poi.in questo caso è poi,ma pazienza.meglio comunque scoprirle.

vedendo il foglio avrei solo voluto ridere[e in effetti credo di aver riso un po']
non ne sapevo manco mezza.manco per sbaglio.
dunque posso evitare di consultare i risultati domani.
si va a gennaio..[ebbè,non puo' mica andare sempre bene..soprattutto quando le risposte sono multiple,a crocetta,sì,ma con le risposte esatte non meglio quantificate che "da una a sei".....in pratica secondo un veloce calcolo delle probabilità...è i m _p O s s i b i l e che io lo abbia passato...come si direbbe nel paese del tutto al rovescio ..questo esame era per me i m_ p A s s A b i l e ..]

comunque,meno treeeee.

qualche giorno senza internet.
qualche giorno di silenzio al mattino fuori dalle finestre.
qualche giorno di grandi magoni[lo so già]e sguardi mancati[e parole mancate]e domande senza risposta.
qualche giorno di nervosismi mal celati[saranno questo i prossimi giorni]
qualche giorno di cose fatte in casa,su una tavolaccia di legno.
qualche giorno di medici piu' a buon mercato[il nord e il sud sono agli antipodi,per una serie di cose,fra cui i medici,a buon mercato]

e parlando di medici.
e di incompetenze,spesso correlate ai medici,per mia personalissima ed opinabilissima esperienza.
mi sono appena accorta che i risultati di analisi ritirate qualche giorno fa portano in calce la data di quattro mesi fa.
cioè.
ma sono scemi o cosa??
mi hanno stampato i referti vecchi.
e fra qualche ora ho un treno.
e spero solo che mi facciano avere in tempo i risultati v e r i ,santoddio.

dunque dunque.
tirando le somme,è sempre un casino allucinante.

[peccato non avere uno stanzone dove riporre le mie cose,o semplicemente la chiave della mia stanza.della n o s t r a ,stanza]

venerdì 25 settembre 2009

aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

odiosi cellulari.

che sbarellano e non si capisce cosa inviano e a chi.


ma il servizio clienti,tolse ogni dubbio.
messaggio recapitato.

tentativi maldestri

Mi sono letteralmente bruciata le ciglia dell'occhio destro mentre tentavo maldestramente di accendere un rimasuglio di tabacco condito da un fornello della cucina.Il tutto grazie al fatto che duecento accendini..ma ne funzionasse uno.e quello che funziona ovviamente me lo faccio fottere senza manco accorgermene

uff.

ora pensavo.potrei porre rimendio:potrei bruciarmi(o tagliarmi)anche quelle dell'occhio sinistro..
così non avrei piu'i miei caleidoscope eyes,ma almeno sarei simmetrica...

ah.i veri dilemmi.

[intanto.
sono a meno tre.
lunedì provero' un esame mettendo le crocette senza leggere le domande.
stasera loro hanno un tentativo di nuova formazione..per cui,incrocio le dita.
sto diventando davvero insofferente,e se non cambia atteggiamento gli dò una testata.
la ricerca dei nuovi coinquilini è quasi conclusa.sperando siano persone anormali,ma anche un po' normali,ecco.]

giovedì 24 settembre 2009

Iniziava così...[e il giorno dopo finiva così]...passando per il capitolo tre


I

Negli anni piu' vulnerabili della giovinezza,mio padre mi diede un consiglio che non mi è piu' uscito di mente."quando ti vien voglia di criticare qualcuno"mi disse"ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu."
Non disse altro,ma eravamo sempre stati insolitamente comunicativi nonostante il nostro riserbo,e capii che voleva dire molto piu' di questo.Percio' ho a tendenza a evitare ogni giudizio,una abitudine che oltre a rivelarmi molti caratteri strani mi ha reso anche vittima di non pochi scocciatori inveterati.
[....]
L'evitare giudizi è fonte di speranza infinita.Temo ancora adesso che perderei qualcosa se dimenticassi che,come mio padre mi ha snobisticamente insegnato e io snobisticamente ripeto, il senso della dignità fondamentale è stato distribuito con parzialità alla nascita.
Ma dopo essermi così vantato della mia tolleranza,voglio ammettere che essa ha i suoi limiti.
[....]


III
...Sorrise con aria comprensiva,molto piu' che comprensiva.Era uno di quei sorrisi rari,dotati di un eterno incoraggiamento,che si contavano quattro o cinque volte nella vita.Affrontava-o pareva affrontare-l'intero eterno mondo per un attimo, e poi si concentrava sulla persona a cui era rivolto con un pregiudizio irresistibile a suo favore.La capiva esattamente fin dove voleva essere capita, credeva in lei come a lei sarebbe piaciuto credere in se stessa, e la assicurava di aver ricevuto da lei esattamente l'impressione che sperava di produrre nelle condizioni migliori.
[...]


IX
...credeva nella luce verde, il futuro orgiastico che anno per anno indietreggia davanti a noi.C'è sfuggito allora, ma non importa: domani andremo piu' in fretta, allungheremo di piu' le braccia. e una bella mattina...
Così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato.




E dell'autore,altrove,si disse:

"...Era perfettamente cosciente di quella piega che lo costringeva a perdere continuamente qualcosa;ma proprio questo conferma che non è un decadente.
Chi perde qualcosa,è qualcuno che aveva qualcosa da perdere.Quella piega inevitabile della realtà di Fitzgerald ha un significato dinamico:una dinamica in senso negativo, ma pur sempre una dinamica che si svolge nello spazio e nel tempo. Il Decadentismo è un lamento statico, una negazione di vita e gioia, una ricerca di simboli di quella negazione; ma la pagina di Fitzgerald non è mai un lamento pago di esser tale,e se cerca qualcosa, cerca proprio angoli di gioia a cui aggrapparsi, cieli sereni, giardini luminosi, ragazze sorridenti..."

[The Great Gatsby_F.S.Fitzgerald____Fitzgerald e la sua generazione_F.Pivano]



Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro.I miei come cosa chi dove e perchè,rispetto quanto ho letto,e voluto trascrivere.

lunedì 21 settembre 2009

ti amo[quando sono sbronza]ti amo di piu'[quando io sono ubriaca]

Di giorno io non so chi sei
non mi ricordo nemmeno il tuo nome
non so se sei vera o sei fantasia
e non mi dispiace che tu non sia qui con me
Ma quando il giorno se ne va, quando mi ritrovo al bar
con una bottiglia v u o t a in mano
all'improvviso a r r i v i t u , un Branca Menta butto giù
io t i a m o s e m p r e p i ù
Ti amo quando sono sbronzA… ti amo di più
quando io sono ubriacA… mi piaci di più

e basta una canzone messa dalla coinquilina sul tubo per far volare il cuore dove la mente volava da giorni.
[che le pornoriviste le ascoltava pure lei]
e lo spagnolo lo parlava pure lei.
e quella canzone era un suo title su msn tempo fa
[questo esame devo passarlo.ho impararto che quello che provo si puo' anche tradurre con te quiero mucho,chica.]

che scrivere da ubriachi è malsano.
e ancora piu' malsano è scrivere sul cellulare.ad un cellulare.a cui se non scrivi da mesi non è mica un caso.

che quando bevi dalle cinque di pomeriggio lo sai che finisce così
ma non sai che finisce che non riesci a spegnere il cellulare prima di dire la verità.
e la verità è un danno?è un guaio?e chi l'ha detto che la verità fa male?chi l'ha detto che non possa arrivare dritta proprio come è uscita?[dritta.]

e tutti a bere.
e fai le patate fritte per tutti.
e intanto pensi.
piangi un po'.e ti nascondi da chi ti ama,ed è al tuo fianco[e un po' lo odi perchè ti ha detto"fai quello che ti dice il cuore"e avresti preferito che ti dicesse semplicemente NO.non farlo.anche se lo senti,NO.]
e tutti a bere ancora.e tu sai che se bevi ancora un sorso,vomiti.
e se mangi ancora una patatina,vomiti.
ma ne hai cotte cinque chili circa.per tutti.
per tutte le persone libere e felici che festeggiano questa domenica sera di settembre.
e tu che in loro compagnia cerchi di nascondere dietro cose pratiche le voglie,e le cose lasciate e tralasciate.
e poi ti rendi conto che la musica non aiuta.
ma loro suonano.
e allora canti un po'.e non è la roba che la coinqui ha messo sul tubo.le porno riviste le ascoltava pure lei.
è guccini.è de andrè.è de gregorivasco[sono I vasco].gli after.i marlene.
E' dolore.
cerco i subsonicA.ma non li suonano.li suono io nella testa.
inizia il repertorio della ex musemalade.oraviolablablabla o malablablabla.ancora nn si sa[che manca il batterista.e il bassista,che è in forse]
questo testo lo conosco.
l'ho scritto io.
un'amica lontana ha detto che ha pianto dentro quando l'ha letto/ascoltato.
io ci credo se credo che lei sa che cosa sento io.
e mio figlio lo chiamero' adriano.e non non ve lo spiego perchè.
perchè non è un bel nome,basti sapere questo.
lo chiamero' così.
perchè sì.
una serata bella.che parte per dimenticare e finisce per ricordare tutto.Tutto.tuttI.
lei.
soprattutto.
e la lei è la lei che ci teneva a ribadire che fosse lei la lei.
sì.
proprio lei.

posso prendere un treno ma A che servirebbe.posso chiedere scusa ma a che servirebbe quando i torti che ho fatto ritengo siano nettamente inferiori a quelli fatti a me.
le proporzioni e le differenze e i totali non hanno mai fatto per me.

non significa ricominciare.
non significa tornare indietro.
significa solo DIRE LA VERITà.

per quella che è.ora.ad oggi.
dopo mesi.
a prescindere.
da tutto e tutti.
e tutte,soprattutto.

quando mi sono detta meglio spegnere il cellulare poi non l'ho fatto.e ci sarà un perchè.
fare una cazzata,è il perchè?
amen.
A men.

So che mi puoi radiografare col tuo sguardo nucleare
e puoi vedere puoi vedere se c'è un tuo problema o trovi m e
Se vuoi cambiare regole posso cambiarle sopra te
Voglio proprio capire i tuoi livelli d'amore ma non rivoglio più te
Chissà come ti trovi bene senza le tue pene
Chissà come ti trovi bene col tuo nuovo pene
Che la tua vita forse sia più grande della mia
Che la t u a v i t a forse è p i ù i m p o r t a n t e d i m e

mi spiace.
mi dispiace,infinitamente.
di tutto.

di tutto cio'che è stato detto,e non detto.fatto,e non fatto.
di tutto cio' che è stato capito,e non capito.

[ho un occhio su e uno giu'.mi guardassero ora quei pezzi di merda che mi hanno fatto il verbale.giuro che non lo faccio piu'.{devo ridere??}]

basta non prendere la macchina e rinchiudersi in casa.venissero a prendermi qui.
libera,resto.quanto basta per.libera.quanto basta per.
sempre.

pulendo la stanza ho trovato un biglietto di auguri.una vecchia amica che mi ricordava come io le ricordassi di "rischiare tutto".e io???rischio ancora,tutto?
ci provo,ancora.
nel peggiore dei modi,forse.
ma tento,ancora.
[quando mi sembra importante]

e dopo che la stanza era apposto ho messo le foto nuove in due delle tre cornici nuove.
e nella terza volevo mettere lei.
ce l'ho anche messa.e il tato diceva che in fondo stava bene nella nostra stanza.
perchè lei è così bella[e lo dicono tutti.e tutte.perchè semplicemente è vero].
e perchè nella nostra stanza lei ricorda di piu'.
ma poi vederla lì..era ancora troppo presto.ho obiettato,staccandola.e lui ha sussurrato..o non è ancora troppo tardi..
[non c'è stato bisogno di altre spiegazioni.in fondo quello che provo lo so bene.lui riflette solo me.come uno specchio,che sa.]


uno specchio.
ma diverso.
c'era uno specchio,uguale.
che poi si è rivelato diverso.
[o è solo andato in frantumi]

ma se fosse stato diverso solo lì?solo in quel momento,e solo perchè?

non siamo perfetti,
nessuno lo è.

bisogna volersi bene,pero'.

e bisogna accorgersi che ci se ne vuole.soprattutto.

io.....come dire che amo..?!?....
a m o .
?
questo è.
ancora.
nonostante.

non so se è amore,quello vero..
è un sentimento strano.che non è amore.è un odiare ma non poter fare a meno di.. è un sentire simile ma così distante che.è un sentire così distante eppure riuscire a giustificare perchè in fondo così simile a .
è scrivere di lei,in un modo che qualcuno ha capito..che è come se comprendessi e pero' giudicassi e pero' giustificassi. contemporaneamente, e senza capire bene come e perchè.

e così.
senza un perchè nè in percome provo ad andare a letto.
decisamente troppo fuori di testa.
bevuta.
fumata.
assonnata.
i n n a m o r a t a .

[perchè certe cose possiamo capirle solo io.e lei.che in certe sere nere abbiamo parlato fino ad avere gli occhi neri.e ora possiamo dire il contrario,per sentirci meglio..ma noi lì c'eravamo.e percio' lo sappiamo.]

noi che quella sera eravamo lì su quel balcone.
noi che quel giorno eravamo qui su questo letto.
noi che quel giorno eravamo al telefono,una di qua una di la.
noi che quella sera eravamo una ad un concerto e una in piazza.
noi che quella sera eravamo una in casa e l'altra ad un concerto.
n o i che per un certo tempo era come se fossimo sempre entrambe nello stesso posto.

io che ogni volta che sento quella parlata penso a lei.
io che se la manifestazione il dieci è a roma non posso non pensare che forse la incrocero'.
io che qualsiasi musica è lei.qualsiasi immagine è lei.
è condivisione,o mancata condivisione,con lei....

io che anche quando sto così avrei tanta voglia di stare con lei.

....

e che cosa si prova a leggere[ammesso che lo legga prima di cancellarlo]un messaggio del genere?non me lo chiedo.non me lo sono chiesta.non è il cosa si prova di là che mi spinge ad inviare ma cio'che si continua a provare di qua.
e so che lei lo sa.e puo' capirlo.
io lo so.
al di la della non risposta.
[che non mi farà dormire.] e ancora notti come da quel giorno in poi ne ho avute tante ma davvero tante....

Look right through me, look right through me

[e io non accedo a facebook,ma la sua foto del profilo stasera è davvero magnifica.meravigliosa.a dirla come si deve.come sempre è stata.meravigliosa.]


buona notte mondo.

notte..[da una che stasera è solo un v a g a b o n d o , in cerca della sua _ _ _ _ _ _ ]..


venerdì 18 settembre 2009

una vita fra parentesi[l'attesa]

Mi sono addormentata molto tardi,come al solito ultimamente,dicendogli che a modo mio amo qualcun altro.Non so in quanti avrebbero retto.Non so se io avrei retto[certo che avrei retto].
Che una persona che riesce a dire ad un amico che lo ama,nonostante tutto,ha le palle quadrate,sotto[e chi li loda si sbroda,ma va bene così]

Mi sono stretta nel suo abbraccio dicendogli "ci penso sempre.non c'è giorno in cui non lo pensi".Ed è tutto vero.Mi sono addormentata pensandolo.E pensando che fa male non riuscire a smuoverlo in nessun modo.

...
Non soffro a mostrarmi a debole,amando.
soffro se i gesti d'amore non vengono compresi.
Non soffro a rendermi ridicola,dicendolo ancora.
soffro se dopo non arriva una risposta.
[questo scrivevo giorni fa.e stamattina leggendo un post non mio ci ho ripensato]

E ora ci ripenso,infatti,al rapporto tra il sentimento e la scrittura.Al rapporto tra sentire di voler scrivere per se stessi o voler scrivere per comunicare.Ci ripenso,a quante volte carta e penna li ho presi per comunicare con lui.E ripenso pure alle telefonate interminabili [che ora mica ci riuscirei a stare così tanto tempo al telefono] perchè bisognava dirsi tutto [ogniminimodettaglio].E quante volte mi sono addormentata con lui dall'altra parte della cornetta,perchè ero troppo agitata,per stare sola.e lui stava con me in quel modo.mi abbracciava al telefono.E penso che il suo nome sul mio dislpay non compare da troppo tempo.E che se l'ultima volta sono riuscita a far prendere carta e penna anche a lui allora vuol dire che è davvero finita[che davvero,non ce la fa].E io non posso obbligarlo.Perchè l'amore non si chiede.E soprattutto l'amore non vuole che l'amato soffra....ma questa è pura teoria,io invece vivo nella pura vita[tanto per usare DeCarlo].Io non voglio che soffra.Ma quanto lo vorrei accanto a me..quanto vorrei che quel che ho da dargli potesse bastargli.quanto vorrei bastargli io[m a i a b b a s t a n z a ,sempre.neanche con lui,da un po'].

Quelle lettere le terrà in qualche gelido cassetto,o le leggerà tutte le sere come faceva tempo fa?
[quel che è certo è che sarebbero dovute tornare al mittente,a suo dire,ma non sono mai tornate ... se dovessero farlo...non voglio pensarci.quello sì,sarebbe il suo P u n t o . il suo dirmi b a s t a . il suo dirmi non dirmelo piu',che mi ami,a modo tuo.]

E un tempo si imponeva quel che si imponeva,ma non era ghiaccio.O meglio,era ghiaccio,perchè lastre di ghiaccio erano cio' che si costruiva,intorno,quando di me si parlava e trattava.Ma quando poi arrivavo io[con la mia persona.o con le mie parole.O con i miei gesti]si scioglieva tutto.Spariva ogni barriera,e crollava ogni autocoincincimento.Abbattevamo le distanze,e con un attimo mi rendeva felice.Sapevo di essere l'unica che.E lui sapeva benissimo che io mai sarei cambiata[non in quell'essenza che ci unì].
Ma adesso è tutto troppo diverso.Io continuo a leggere pensieri vecchi,datati.Ma lui ora dov'è?con chi è?come sta?cos'è,soprattutto,lui adesso? C H I è?..E rischio che i miei messaggi vengano cancellati prima ancora di essere letti[io non lo so se fa così].E rischio che invece li legga,e li trascriva su un quadernino come faccio io,per i messaggi importanti..quelli che rileggerai per tutta la vita,perchè sono di persone speciali..e rischio che anche lui non dorma o si addormenti piangendo,pensandomi[un gigante buono,che crollava solo davanti ai miei occhi.occhi che erano l'altra metà della conversazione]...E rischio anche che invece li legga e semplicemente non provi piu' niente.Che il mio ricordo sia veramente qualcosa di passato,senza piu' possibilità di ritorno.Che era già bravo prima,ad autoimporsi sulla sua volontà.E la mia lontananza non puo' che giovare a questo [ig]nobile scopo.

Io so solo che non posso smettere di s p e r a r e .
Che un giorno possa tornare nella mia vita e io nella sua.
Che se sono riuscita ad amare un manipolo di persone,in modo diverso,lui è la prima di quelle.E di gran lunga la piu' importante.E per quanto io sia diversa.per quanto io possa dire che si dimostra di amare qualcuno restandogli accanto..posso anche capirlo.fin troppo bene,posso capirlo.ha solo provato a volersi bene.Spero che prima o poi volersi bene possa significare per lui tornare da me,in una qualche maniera.O lasciarmi tornare da lui,in una qualche maniera.

Forse è colpa mia.
Gli credevo quando diceva che aveva bisogno di tempo..e lo lasciavo stare.E invece quello era il tempo di cui aveva bisogno per riuscire a staccarsi da me.E avrei dovuto capirlo.Si è reso capace di starmi lontano,e poi ha provato a staccarsi davvero.Lui ci sta anche riuscendo.Io no.Non ero preparata.E non saro' mai preparata.

Ma certe volte la vita fa dei giri strani,mi disse qualcuno.e le persone importanti che spariscono con o senza perchè,prima o poi riescono a tornare,in qualche maniera.e non serve[mi disse quel qualcuno]stare troppo a dannarsi per l'assenza o ad arrovellarsi su come e quando e perchè.
prima o poi ci si rincontrerà.
[e sarà bellissimo]


Voglio credere che sia così.

Ma intanto tutto sembra una grande parentesi,da cui lui è rimasto fuori.
Una parentesi ancora aperta.che sembra non riuscire a chiudersi.


mercoledì 16 settembre 2009

di quando è meglio perder[l]e che trovar[l]e

ma lascia stare,che tanto persone così è meglio perder[l]e che trovar[l]e.

mm.

pero'.

per quanto possa essere meglio perdere qualcosa o qualcuno che tenerla con sè[vista la materia prima di cui è fatta]come puo' non rattristare la consapevolezza che comunque alla fine dei conti la somma di tutto è sempre un numero col meno davanti?
non si dovrebbe temere,di una perdita di qualcosa di inutile,eppure è la perdita in sè che produce timori.e dissapori.e tristezza.
tanta,tristezza.

[e il momento è nero che piu' nero non si puo'.zero valvole di sfogo.e infatti ecco che qualsiasi spunto porta alla stessa conclusione]

perchè lo scarto tra il trovato e il perso produce solo un grande nulla.quindi non produce.quindi non resta [nulla appunto].non c'è scarto.

credo sia in quinta elementare che si studiano i concetti di spesa ricavo guadagno e perdita.

l'economia non è il mio forte,ma a capire che io spendo molto piu' di quel che ricavo e che dunque sono in perdita costante ci arrivo anche da sola.

eppure spiegare questo concetto con l'esempio delle mele era semplice.le compri,alzi il prezzo,le vendi e porti a casa la pagnotta,con lo scarto,appunto.anche i bambini lo hanno capito.ho saputo spiegarlo.e se non riesci a vendere abbassi il prezzo,e hai risolto.perdi un po',ma in compenso impari che la prossima volta devi acquistare meno.ma poi.

ma poi la vita è un'altra cosa.e non puoi decidere quanto investire in pezzi di te,in sentimenti.e non dovresti nemmeno contare quello che investi,e infatti non lo fai piu'
[da un bel po']

ma in momenti così..in momenti come questo..in momenti in cui è inevitabile ricordarsi che ciclicamente e da troppo tempo ogni calcolo porta il segno meno davanti qualsiasi risultato,non riesci a non vedere davanti ai tuoi occhi tutto.tutto quello che hai perso.
e non riuscire a vedere niente[e nessuno]che sia rimasto,è davvero brutto.

a me quel film mi sconvolge tutte le santissime volte[a me mi.sì]
e ogni volta dico a me stessa che ora è diverso,che ora sono pronta.
e invece dopo,mi accorgo che non era diverso un cazzo.e non ero pronta proprio per niente.
sconvolta,come sempre.
dalla perdita.
continua.

[e poi c'è la perdita piu' grande.che non è il mancato guadagno.ma è quello che avevi già.e non hai piu']

lunedì 14 settembre 2009

le gambe tremano un po'

pochi secondi di paura

capogiro

il tavolo che traballa

lampadario che oscilla

e le palline del finto biliardo online che sembrano prendere vita

[non l'avevo mai sentito]

le gambe tremano ancora.e sono stati solo pochi secondi di paura.
[non oso immaginare.]
Mi sento di poter dire che un certo cristiano,anche se non lo ammetterà mai,si è amaramente pentito dei suoi peccati[nella fattispecie,Uno]e sta cercando la via per la redenzione.

Per quanto mi riguarda è già sulla buona strada.
Che a parte il coro all'unisono di c'èèèèèèèèè qualche coooosa di sbagliato nell'amooore...per il resto direi che ha spaccato quanto basta.
E poi sto nuovo look capello corto,niente barba e abbigliamento un po' british che fa tanto tossico anni ottanta...sì.io dico che è tornato allo spirito di catartica,nonostante l'età.
e spero nel prossimo album.


Ci sono istanti che vivere è una merda:
che vada a fuoco poi è pur sempre una scoperta.

Sono le volte che proprio, no, non ce la fai più;
che vorresti volar per davvero nel blu dipinto di blu,
per poterti sentire leggero come il cielo impassibile.

Leggero ed impassibile.


[e un pensiero è rimasto costante per tutto il concerto]

Sono lontano...
lontano monti e mari, lontano da te.
Io, la fossa e le ossa: un mucchio penoso sui vecchi guai
seduto qua per chi mi vuole qua:
su cento guai.

Offendo la carta con sgorbi ritorti
E' un cuore!
Arrenditi, ...o r i b e l l a t i

...

E in queste stanze si urla e un tonfo scuce la pelle
glaciale un brivido sale dal basso scompaio

Non ci son più. Non ci sei più. Non ci son più.
Non ci sei più. Non ci sei più.


Posso fare fuori parti di voi con facilità
la mostruosità di ciò ravviva la parte cattiva
che non ho avuto mai


Nasconderò con miele colante il v u o t o che avanza
io, ora, nasconderò
dove vivevi tu.
Dove vivevi solo tu


[e nonostante tutto N O I, cerchiamo la B E L L E Z Z A , ovunque...e passiamo spesso il tempo così.senza utilità{quella che piace a voi}senza utilità,perchè non serve a noi...]

venerdì 11 settembre 2009

ANDIAMO A VEDERE LE LUCIII[DELLA CENTRALE ELETTRICAAA]

Giorni duri.che non hai voglia di parlare.che ti sembra tutto assurdo. che senti persone che non riconosci. che ti chiedi come sia possibile, ancora una volta. che ti senti delusa, infinitamente. che senti la mancanza, infinitamente[di altri.di chi non è piu' accanto a te] E alle quattro di pomeriggio scopri che a un'ora da casa tua c'è un concerto, che per tre volte sei riuscita a perderti, in questa lunga assurda estate del cazzo. e decidi che devi partire. Perchè non hai voglia di parlare, pero' la voglia di ascoltare lui ce l'hai.

E allora "andiamo a vedere le luciiiiiiiiiii, della centrale elettricaaaaaaaaaaaaaaa?"[ok,andiamo]


E sarà che erano giorni che si parlava di.con.E sarà che oggi è anche un anno che.,e io non sono dove dovrei essere.E sarà che ad un anno da,non posso non pensare che invece ormai sono quasi tre anni da.E sarà che certe tragedie ti segnano in modo irrimediabile.E sarà che tra chi Resta,c'è chi è piu' simile a chi ha deciso di non restare.E sarà che certi argomenti finchè non ci penso in un certo modo restano nella normalità,ma se ci entro dentro,diventano un fottutissimo trip[di quelli bastardi.che ci resti sotto]E sarà che tutte queste cose insieme a una voce così logorante ascoltata per la prima volta dal vivo.Sarà.Ma l'effetto è stato strano[come quellavoltaiverdena,subitodopochelui.]un effetto strano.che sa di pioggia[e di una quotidianità bastarda]


Tu mi dicevi “da questa città ce ne dobbiamo andare tutti e due, e soprattutto io” dicevi, un miliardo di bar, bar dappertutto, e camminando verso casa mia ero così allegro che ero sorpreso, la città era desertica, e non ci ricordavamo dove avevamo parcheggiato la nostra astronave con i pneumatici lisci, ti ricordi delle sportellate sul cuore? Di certi cieli bianchi sproporzionati, e i tuoi occhi come certi cieli, neri, come i nostri vestiti, e dalla finestra del tredicesimo piano della casa popolare dove si è trasferita tua madre si vede tutta Ferrara, dal castello al grattacielo, e l’insegna luminosa dell’Ipercoop, delle luci enormi che ci sposavamo alla finestra come fossimo a Las Vegas, e poi, e poi ci troveremo come le star nei peggiori bar a lavorare, o nell’autogrill di Ferrara Nord a dormire, e il treno regionale per Bologna sembrava la Transiberiana e tutti morivano sulla superstrada per il mare, ci cadevano in testa le stelle inchiodate male, chissà quando tornerà l’estate di tre anni fa, cercando con il metaldetector le catenine e i desideri sulle spiagge dei lidi ferrarese, e gli stessi tragitti, i cortei nei corridoi della casa dei tuoi genitori, e le bici rubate le coloreremo ancora di verde militare per nasconderci a scopare al parco Massari, questa città non ci morirà tra le braccia, il parcheggio dietro al petrolchimico, a tirarci dei calci e a tirarci dal naso i calcinacci e le sere, lavare il cielo con la candeggina perché fa buio presto, sputavamo delle stelle, dal terzo piano sull’hinterland ma era proprietà privata, era tutta proprietà privata, penso, pensa se adesso nevicasse, saremmo tutti più tranquilli, in questa città che dicevi che ti sembrava un congelatore, questa città sotto il livello del mare, e i cubetti di porfido che ci sono in piazza li staccheremo uno ad uno per farci delle bancarelle di braccialetti, mi dicevi, ce ne dobbiamo andare tutti e due, e soprattutto io, dicevi, io ho scritto per terra col catrame che ti penso raramente, come back september come quando ci svegliavamo in tre nel letto con le braccia informicolate, in piena pianura padana ma col fuso orario del giappone ero un cameriere vestito bene, e quella casa ora è un cantiere, e non ci resta che scoppiare a ridere, a dirotto, avevamo l’inesperienza necessaria per andarcene, “avevamo l’inesperienza necessaria per andarcene”, dicevi, e ce ne siamo andati tutti e due, e soprattutto t u.

Vasco Brondi.

[e le lacrime di misia]



..e ci piscino pure addosso gli angeli..

martedì 8 settembre 2009

sulle rotaie[tresettembreduemilanove]

Chissà com’è.

[capita di non farcela]_qui capita un po’ troppo spesso.

Che sono sempre piu’ spesso coltello e ferita.

Chissà com’è.

Ci si ama,e non ci si parla.

Ci si ama

[?]

Non si parla.

Non CI si parla.

Non MI si parla.

E io sono DIVERSA.

[lo sai.solo se sei come me]_è come me

[?]

quando tornerai io saro’ già via

[?]

Tentero’ di restare viva.senza imparare a barare. che non voglio sembrare piu’ vera, diventando un corpo fatto di due miserie, parafrasandoLO, sempre.

Che mi sento circondata di queste miserie.

E io ho SOLO SANGUE,DENTRO.

[giuda]

Vivere per non farsi del male

Come si aiuta una persona così?

Come CI si aiuta,se si è così?

Come faccio ad aiutarmi?

[solo sangue dentro.solo sangue dentro]

E’di un’altra generazione,lui.e non li ascolta gli after.

Non ci piange sopra,a queste parole fatte di amare verità,e consapevolezze che beato chi non ce le ha.Non piange quando legge un libro di DeCarlo. Sa chi sono gli after perché li ha visti a Sanremo.E DeCarlo perché ci sono le mie pagine in giro per quella che era la mia casa.

Pero’ p i a n g e.

Lontano dalla portata di altri occhi,indiscreti.

E anche i miei rientrano nella categoria occhi indiscreti,per lui.

Ma i miei sono I D E N T I C I ai suoi.formatagliocolore.PROFONDITA’. celano quel vuoto pieno,che guardarlo da fuori mi fa paura,perché ci vedo il mio,e mi chiedo se c’è qualcuno che da fuori vede me come io vedo lui.fin dentro quelle crepe.

[vorrei che qualcuno ne fosse capace_e che diversamente da me fosse in grado di comunicarmi cosa vede]

E vedere gli occhi suoi,gonfi,fa piu’ male[MI fa piu’ male] di qualsiasi altro paio d’occhi gonfi

Perché uno così,dopo una vita così,non dovrebbe trovarsi ad aver voglia di piangere.E se io sono una causa,o una concausa,vederli gonfi,quegli occhi fa ancora piu’ male.

Perché avevo tre anni,e già facevo con lui i primi discorsi seri,io.

E forse i miei geni dello scontento me li ha passati lui,ma anche questo collegare cose,su un altro piano,su altri piani,mi deriva da lui.E questa è l’essenza di me che sempre cerchero’ negli altri,che spero di poter ancora trovare in qualcun altro,dopo di lui.

Perchè non cerco un po’ di me,nelle persone.

Cerco un po’ di lui.

Perché lui è sempre stato il MIGLIORE.

In ASSOLUTO.

L’ho sempre pensato[chissà se {glie}l’ho mai detto]_forse no.

Perché so quanta rabbia fa sentirsi dire di essere i migliori,e pero’ stare male.

Che tu ti chiedi:se è vero,PERCHE’?

E poi spesso lo pensi anche.di essere uno dei milgiori.o almeno diversi[che quando per te i diversi non sono un granchè,è già qualcosa non sentirsi come loro,a livello di stima personale,dico]ma non serve.e non riesci a mettere via l’aspetto pratico delle cose,tu[e nemmeno io].che sei nato un po’ filosofo,ma senza bisogno di studiare i filosofi.chi dice questo e chi dice quello,perché tu quello che i grandi hanno detto e pensato lo sai già,perché lo pensi anche tu.

BUON SENSO,lo hai sempre chiamato.

Mi hai insegnato che con quello si vive,bene.e che se tutti lo usassero,si starebbe,meglio.

Che la LIBERTA’ è un concetto di cui parlavamo quando a mala pena sapevo scriverla questa maledetta parola.e fin da allora sapevo che DOVE INIZIA LA TUA FINISCE LA MIA.

Perché non abbiamo avuto tutti un uomo come te,a crescerci?E perché a volte nonostante lo si abbia,si cresce diversamente?

E soprattutto:perché alla fine un uomo che vive insegnando vivendo e praticando questo,deve stare così?[si ritrova così?]

E’ tutto molto s c o r a g g i a n t e ,x chi come te[e come me]non riesce a mettere da parte l’aspetto pratico delle cose.

A CHE SERVE?

T u t t o .

A che serve??

T u t t i .

A cosa??

L’anello mancante.logora.quando manca sempre.che un anello non conta molto.ma quello mancante logora.perchè è come guardarsi sempre un dito,lo stesso dito, sapendo che lì dovrebbe esserci qualcosa che non c’è.

E ‘la m a n c a n z a alla fine,che logora.

Dell’anello[mancante].come di qualsiasi altra cosa.

Di cio’ che cerchi,e sembra non esserci.E di cio’ che hai conosciuto e poi non hai piu’ trovato.

La mancanza, uccide. lentamente,dentro.Quando mentalmente arrivi a concettualizzare la presenza. di una persona, una cosa, una verità, una via d’uscita, una vita.E poi pero’ tutto questo resta mancanza, di cio’ che hai trovato solo nella mente. E ti uccide.

E allora a che serve?

[E non è dolce essere UNICI?_ma se hai un proiettile ti LIBERO..]

Averti vicino e sentire che già manchi.

Perché non ci sei piu’ per me,come c’eri prima.

[conseguenza??_del mio non esserci piu’ per te da tempo,come c’ero prima?]

Pero’ lo sai.So che sai.O almeno credo.

Ma vedo anche che ti ritrai.e fa male vederlo,sentirlo.che ti ritrai.

Che mi allontano sempre col m a g o n e ,quando chiudo a valigia.e gli occhi si gonfiano appena scesa dalla macchina.e quei binari non mi hanno mai vista partire senza una lacrima,per te.e mi sento in colpa.e inutile.

Ed è sempre peggio,con te.

TU,stai sempre peggio.

Ma anche io.e non riesco.a fare niente[né per me né per te]

E anche quando ci penso,quando ne scrivo,anche se sono in autobus,nel supermercato,in treno[come ora]mi si gonfiano gli occhi,di lacrime.e non posso trattenermi.

Perché non capisco.

Non accetto.

Non metabolizzo.

Esattamente come tutto il resto.

Il resto delle cose che non accettometabolizzocapisco.e che mi logorano.e che fanno scuotere[facevano scuotere,visto che ormai evito l’imbarazzo]la testa di psicologo e/o psicologa della situazione.

Ho sempre considerato inutile, stupido, senza senso. vigliacco, perfino[verso se stessi]cercare un modo per stare bene.

Che stare bene non è un modo,che va cercato,e perseguito.

Se devo stare bene,ci sto.

Io quando sto bene ci sto davvero,e mica perché mi impegno a starci.

La fuga non mi è mai piaciuta [paradossale che non abbia una vita che non sia una fuga continua da ormai seilunghiannisei] _neanche se si tratta di rifuggire il proprio malessere.

Rifiuterei me stessa.

Parti di me,consistenti.

[e credo che per te sia esattamente così]

Non ci si puo’ rifiutare.

E la domanda sorge spontanea.

Perché si dovrebbe rifiutarsi,se si è MIGLIORI?

Chissà com’è.

Ma come faccio io a darTI/MI segnali positivi se non ci riesco con la vita?e se so benissimo che io stessa finisco per odiare chi mi da segnali,mi dice cose,e poi non riesce a concretizzarle?

[a che servono?]

A che serve un ti voglio bene.se poi arriva altro?A che serve amarsi,se poi non riesce a farsi del bene?A che serve sentirsi migliori,se poi si è perdenti,perfino con se stessi?

Non posso né voglio diventare per te una di quelle persone che ti tirano su,per un attimo.Che ti aiutano a dare uno strattone alla tua autostima e poi pero’ non si curano di te[perché so quanto sia inutile,e quanto peggiori,alla fine dei conti lo stato delle cose.la considerazione che hai del mondo]

Ma allora cosa?

Come?

Troppa,decisamente troppa,carne da mettere al fuoco.e non sono ancora diventata una brava fuochista.

Gli arrosticini sulla brace vengono ancora decisamente meglio a te.e quando chiedo”come sono?” per un attimo sorridi.ma poi smetti. e io so cosa pensi. Sentirsi bravi,in qualcosa è importante,ma lo è altrettanto sapere di poter contare su qualcuno con le tue stesse capacità, se ne hai bisogno.E ovviamente non si sta parlando di una vita fatta di arrosticini.

[dà sicurezze.

dà serenità.

dà tranquillità]

Tu,ne dai.da sempre.a chi ti sta vicino.

Sarebbe bello che tu ti sentissi almeno una volta come io stessa mi sentivo stando al tuo fianco,me ne rendo conto.

[E infondo è quello che ancora manca anche a me]

La sicurezza dei gesti.La certezza che le scelte prese dall'altro siano sempre le migliori.e che se non dovessero esserlo,troverà sempre il modo milgiore per sistemare le cose.

TU DAI Q U E S T O.tutto questo.

Vorrei che avessi anche tu qualcuno in grado di darti questo.

[che a volte,diventa necessario]



COME V O R R E I.

Perché tutto questo volere non diventa energia?

venerdì 4 settembre 2009

un'estate[assurda]_finita[?]



Chi ben comincia è a metà dell'opera.

E il buongiorno si vede dal mattino.

E i proverbi qualcosa di vero dovranno pur averlo.

Ma quando comincia tutto di merda,cerchi di non pensarci,cerchi di fare il gioco di Pollyanna[che una volta mi ci chiamavano pure,così]e pensi allora che invece no,c'è un lato positivo[c'è sempre,no?]e allora il lato positivo è che se hai avuto tutto il peggio prima,poi ci sarà solo il meglio.

Ma Pollyanna mi sa che si sbagliava.

Perchè nel giro di un anno non so piu' quante volte ho detto e pensato che ormai mi era successo tutto il peggio,e percio' il meglio doveva essere dietro l'angolo.
E invece dietro l'angolo sempre in agguato problemi.
Solo quelli.

Certo piccole e grandi gioie,ma troppo rare.

E allora vai sempre piu' giu'.ti senti risucchiare,e non hai appoggi,perchè anche le poche persone che hai intorno,e che in teoria ti vogliono bene,sembrano risucchiate da un mare di fighe infinite.

E fai sempre la parte di quella sfigata,della vittima.o di quella che vuole stare sempre così.ma non è così.io so come sono.come sarei,se.

E ne hai piene le palle di tutti quelli che intorno a te sorridono e ti dicono "massì, la vita è bella". grazie al cazzo. E di tutti i DeviEsserePositiva, DeviRestarePositiva, RidiCheTiPassa, CantaCheTiPassa.
E ne hai piene le palle per un motivo semplicissimo:parlare è sempre facile,quando non si collega la bocca col cervello.e quando non si sa un cazzo.
o semplicemente quando si sta bene.

Questo penso.
Che lo trovo facile,e anche un po' oltraggioso[oltre che decisamente poco sensibile]

Che sicuramente è vero che essere positivi aiuta.Che non ha senso compiangere qualcuno[ma non è contnuando a dirgli che la vita è rosa mentre lui la vede nera che torneràa vederla come la vedi tu.ammesso che tu la veda del colore giusto]..Che bisogna aiutarlo a tirarsi su.Ma quando non hai ancora finito di risolvere una questione che già ne esce un'altra,ancora peggiore;e quando questo va avanti da un tempo spropositato[e di un crescendo si parla],allora tutte le pillole di saggezza orientale mi sembrano decisamente fuoriluogo.
Questo penso.


"...Con i miei allievi sostenevo sempre che cadere non è niente,che ci si fa male solo quando si vuole farsi male.Dicevo "si cade prima di cadere". Dicevo"ma cadere è solo un salto verso una doppia possibilità". Dicevo"ci si puo' rompere, oppure ci si puo' rialzare e basta". Dicevo"tutto lì":con un gesto per indicare un rimbalzo. Adesso mi sembrava il tipo di filosofia spicciola che ci si puo' permettere quando si ha davanti un piccolo pubblico pagante ben attento e una piccola serie di coincidenze fortunate alle spalle..."
da Nel Momento,Andrea De Carlo.

Sì,questo penso.

E allora mi rammarico meno,di non avere internet,per tanto tempo.che comunque non serve.E spengo spesso anche il cellulare.E mi chiudo.E dimostro a me stessa che non cambia niente.NIENTE.

Il rientro è piu' duro della partenza,quando la partenza era stata un sorriso e una porta chiusa contro una serie di sfortune consecutive,ma subito dopo ci si era accorti che la porta evidentemente non la si era chiusa bene.perchè uno spiffero di quelle coincidenze sfortunate ci stava seguendo.Dovunque.

Ed è successo tutto il succedibile[anche se non si dice così]
E non è vero,perchè senza neanche finire di pronunciare queste parole,ne succede un'altra.Ed è un crescendo.Di gravità.

E le persone su cui riponevi tanta fiducia si rivelano un ammasso di falsità.Camuffate dietro accondiscendenza,finchè le circostanze non le hanno rese evidenti,tutte quelle falsità.
E allora continuare sarebbe stato improponibile.
E un'altra amicizia se ne va a puttane.Come da copione.
Di conseguenza "ma tu te li cerchi col lanternino"...sarà.Sarà anche colpa mia adesso.che me li cerco col lanternino.ma le cose stanno così.E io tutte ste belle persone in circolazione non ne vedo.
E non si puo' prendere sempre un palo nel culo,e poi uno in fronte,e poi di nuovo uno nel culo.E sorridere e fare finta di niente.Non si puo'.Io,almeno,non posso.
Si crolla,dopo un po'.
Non si crede piu',che ci siano persone diverse.
E se si crede che ci siano,ma non le si trovano,cambia poco.Cambia veramente poco.

E tutto speravo/speravamo.E tutto immaginavo/immaginavamo,per questa estate,tranne che questo.
Un paese di burloni?[sarà,ma certi scherzi non sono per nulla piacevoli].E io il sud lo adoro.e la gente del sud anche.Sono le teste di cazzo che odio.Che siano di canicattì o di aosta.
L'ennesimo gruppo interrotto perchè la madre dei cretini è sempre incinta.E la paura rende l'uomo vigliacco.[ma forse bisognerebbe esserne contenti perchè almeno è venuta fuori l'essenza nera di un coglione mascherato di rosso]
Gli ennesimi pezzi fermati prima di essere registrati.
Un cane che se non lo incontravamo era decisamente meglio.
Anche sei divise e una palettina era decisamente meglio,se non le incontravamo.[e io ancora mi sogno quelle facce,mannaggialclero].
Incubi quotidiani,da venti giorni a questa parte.
Svegliarsi di soprassalto a ogni minimo rumore,e sbattere la testa sulla rete del letto a castello.Svegliarsi di soprassalto mentre gridi "vai via",spingendo la persona che hai accanto,mentre in teoria sei in vacanza,a rilassarti.E non riuscire a chiudere occhio per tutto il resto della nottata,per quel sogno assurdo che stavi facendo.
Non riuscire a spegnere le paure neanche di notte.e trascinarmi giu' quelle di quissu'.e poi ritrascinarmi quissu' quelle nuove di giu'.
Provare a dormire abbracciati.e scoprire che anche durante la notte,non lascia un attimo la presa.E riuscire finalmente a dormire per qualche ora senza stare male.Sorridere di quello che si ha.Di chi si ha,vicino.
Sentire il proprio corpo,giovane,che cede.ogni pezzo,a tratti,cede.e non è normale.e preoccupa,che sono giovane.e che i medici sono quello che sono.
E sapere che un corpo non piu' giovanissimo potrebbe avere dei problemi seri.molto seri.e tremare da giorni al solo pensiero che.
E sapere anche che ormai è un anno che.E l'11 settembre non è solo le torri gemelle per me.da un anno in qua.
E vedere persone,sentire persone [sempre piu' rare] che ti ricordano con affetto. Che ti dicono e scrivono cose carine. E poi pero' chiedersi come mai il senso di solitudine divora. Quotidianamente.
"la meglio rimani sempre tu"
Lo tengo salvato.se io avessi conosciuto qualcuno che ritenevo "il meglio" non me lo sarei lasciato sfuggire.E non ho rimorsi,io.perchè quello che ho avuto dopo è quello che ho sempre voluto.ma la contraddizione resta.e l'impossibilità di comprendere,da parte mia,anche.
Questo penso.
E i cellulari che si rompono.i messaggi che si cancellano[e quelli che restano,imperterriti]
I residui di una vita precedente che affogano,letteralmente,nell'acqua della fogna,e nella muffa.Una vita passata e da buttare nel bidone della spazzatura[sperando che i ricordi non materiali reggano,perchè avro' solo quelli,d'ora in poi]
E il sorriso e il non sorriso troppo simili al mio che mi fanno chiudere la bocca dello stomaco,che da mesi urla.
Riniziare cure che si speravano abbandonate,perchè io sono così.e a volte ritornano.
farsi togliere il malocchio da una nonnaven'accà,e mancia[frittelle polpette ripiene e calzone piccante sono state le uniche note positive,insieme al mare,e alla conferma della semplicità,bontà e simpatia di una persona].
Riniziare a scrivere i sogni .sapendo che comunque l'interpretazione è palese,ma non puo' aiutare a vincere contro se stessi,almeno di notte.
Scoprire che gli hippie erano una massa di ricconi nullafacenti che siccome non hanno cambiato la storia non sono serviti a un cazzo e non sono degni d'essere ricordati,nè tantomeno apprezzati[come se cambiare la storia dovesse essere,per forza,obiettivo primario della vita di ognuno].E scoprire che se cerco di vivere a modo mio,senza ferire nessuno,ma credendo nella libertà di tutti sono populista.E che tutti gli sciroppi sono solo effetto placebo.E che se credi nell'amore libero vuol dire che per forza sei una troia,e cornuta[evidentemente non ci arrivano certi cervelli frustrati a pensare che invece liberamente si puo' amare una sola persona ed essere ricambiati,pur senza divieti.e che se comunque capita di amare piu' persone,se non si ferisce nessuna di loro,non è un male.evidentemente loro hanno bisogno di regole,e divieti,e paura delle punizioni,e di odio,invece che amore,libero,per essere veri.loro.].E che se ti fai una canna sei un truffatore esattamente come uno che vende merce contraffatta,perchè comprando merce illegale finanzi direttamente la malavita e la mafia,e pero'se provi a renderla legale,per evitare di finanziare attività illegali,sei un rincoglionito perchè vuoi che la società vada a rotoli,in mano ai fattoni.E scoprire che tutte queste stronzate le dicono persone che votano estrema sinistra.Diosantissimo.
E avere voglia di piangere,perchè alla fine di una mattinata,non riesci a credere a tutte le stronzate che hai dovuto sentire.


Un'estate assurda,la mia.
Un'estate che se finendo finisse anche l'assurdità del periodo,ringrazierei tanto.
Ma un'estate che arrivando,doveva far finire l'assurdità del periodo precedente.
questo spaventa.
questo intimorisce.

Cinque esami da dare.E la non forza e la non voglia.
E tutti i non possibili.

Voglia di positività.ci provo.ci sto provando.da mesi.
piu' di questo non posso,se gli eventi restano quelli che sono.

Un'estate assurda.
Da ricordare,per tentare di non fare gli stessi errori.
Da dimenticare,per superare tutto quello che non è dipeso dai nostri errori.

Un'estate che attendevo con ansia.e ora invece con ansia spero solo sia davvero finita.
[e che gli strascichi non abbiano conseguenze piu' disastrose di quelle che sto già vivendo]

E non riesco a dire piu' niente,sembra.a nessuno.
perchè niente,sembra servire.

Passerà,forse.
passerà.