domenica 20 giugno 2010

c'eri tu[con un caschetto un po' piu' lungo]


Posso impedirmi di dire,fare,andare,

ma l'inconscio
quello no,
non lo posso controllare.


stanotte ti ho cercata,nei miei sogni.
o sei tu,che hai cercato me.

poco importa.ci siamo ritrovate.

[sognare
è solo un altro modo di dire
vivere]

sabato 19 giugno 2010

e non è cambiato nulla.

26 maggio 2010
[archivio personale,di pensieri parole opere e omissioni]

Quando [non] si renderanno conto di quanto tempo è passato [non]capiranno perchè non ci sono piu',ad aspettare.

[è che poi collego,anche io.e non mi va tanto a genio,a me. e pure senza feisbucminkia,alla fine collego.e mi scasso.pure di stare a spiegare i come i quando e i perchè.mi scasso,e basta.]

martedì 15 giugno 2010

io quella vitalità dei diciott'anni l'ho persa.
ma tutto il resto no.
ed è proprio quel tuttoilresto quello che auspicabilmente andrebbe perso con gli anni.

è tutto al rovescio.
sono tutta al rovescio.

sarà per questo che amo con la testa e penso con il cuore.







So won't you tell me what to do
I can pretend that you tell the truth
Won't you tell me what to do
I can pretend you tell the truth

And you've made up the rules
So that you'll win this game
But you can't tell me what to do
Cause I don't believe in you
What's left a sweet sweet sweet embrace
And you're a thousand miles away


partirei,adesso.
c'è un giro che andava fatto,e non è stato fatto.e che mi urge,dentro.
sento l'urgenza delle persone.di sapere.
ma devo tornare a studiare.
e stare qui,incollata qui.
una volta mi sentivo un albatros.adesso sono un piccione.e non viaggiatore.

lunedì 14 giugno 2010

Trascinarsi dietro una situazione senza saperla chiudere
o chiuderla ma aprirne una speculare
o cercarne altre,ma imbattersi nei vecchi difetti.

perchè?
cosa significa?

sono io?o è solo una maschera,così collaudata da sentirla davvero parte di me?
o è solo una parte preponderante di me?quella che comunque,in ogni caso,non riesce a scindersi dalle altre?[in nessun luogo e in nessun contesto.con nessuno]

non essere un terapeuta e non avere cognizione di causa eppure analizzarsi e procedere a tentoni nell'insondabile.
e sapere che non è terapia quello che ne deriva,ma solo deriva.

deformazione professionale
o anche solo deformazione

deriva
[de-rì-va]
s.f.
1 Trascinamento di un solido immerso o galleggiante su un fluido in movimento
| Andare alla deriva, essere trasportato dalla corrente o dal vento; fig. non reagire di fronte al succedersi di eventi negativi

stessa voce altra fonte
deriva [de-rì-va] s.f.
  • 1 Spostamento, rispetto a una superficie fissa, di un corpo immerso o galleggiante nell'acqua o nell'aria, dovuto al movimento delle correnti || geol. d. dei continenti, secondo la moderna tettonica, il graduale allontanamento dei continenti l'uno dall'altro, avvenuto in un arco di tempo di centinaia di milioni di anni e tuttora in corso | andare alla d., essere in balia delle correnti ~fig. abbandonarsi per inerzia al corso degli eventi finendo con l'allontanarsi da forme di vita ordinate e regolari

  • 2 mar. Piano longitudinale, fisso o mobile, di prolungamento della chiglia, usato in alcuni tipi di imbarcazioni

ne deriva che avevo capito bene.
eppure non è inerzia,cazzo.
è l'opposto dell'inerzia quelloche mi ci trascina.
[ma sappiamo mentirci così bene?]

possono capitare cose belle anche per caso,non vanno per forza ricercate e volute con tutti se stessi.non sempre bisogna essere nelle priorità di qualcuno per avere qualcosa.per sentire qualcosa.non è necessario.
eppure.
tant'è.
un sorriso per strada fa bene.
e se non uscivo in strada non l'avrei ricevuto.nè dato.
non sarebbe esistito.
e uscendo non potevo prevederlo,nè tantomeno l'altro poteva prevederlo.
nè sorriderci era nostra priorità prima di uscire di casa.
non sapevamo ci saremmo incontrati.
due passanti.
due sconosciuti.
un sorriso ricambiato che fa bene,pero'.
eppure.
di fronte alle cose imprevedibili e quindi non volutamente cercabili,ok,è così.ci sta.
l'ho capito.
ma invece,per tutto cio'che si conosce,e che si puo' scegliere[o non scegliere]volere[o non volere]cercare[o non cercare]evitare[o non evitare]
bè per tutto questo non riesco a prendere quello che viene.
non posso goderne,se so che non era cercato voluto desiderato.scelto.
se non sono scelta,consapevolmente,e non ho scelto altrettanto consapevolmente,
allora non ha senso.
e posso anche goderne[inutile mentire]ma è un godimento a metà.
fine a se stesso.
"Il momento non è niente...Se è orfano di tutto il resto. E' inconsistente e bidimensionale peggio di uno dei miei quadri, il momento."per dirla con parole vere,e comunicative.e non mie[guarda caso]
e quindi lo rifiuto.
c'è stato un tempo e forse ci sarà di nuovo anche per questo.
ma non è ora.
ora non lo voglio,questo quello tanto desiderato in altri momenti passati e probabilmente futuri.

ma tra le righe sottolineate mi soffermo un attimo di piu',perchè vedi che se penso quello che penso dipende da chi sono e chi sono dipende da cosa ho fatto,anche?

"Mi chiedevo come mai persone molto simili possano farsi danni gravi, e persone apparentemente lontanissime migliorarsi in modo così spettacolare; mi chiedevo se c'era una regola dietro tutto questo o solo il caso, se era un effetto permanente o temporaneo."

.....

"Mi chiedevo quali sono i limiti di tolleranza alla fatica e all'esasperazione e all'inutilità che un'amicizia dovrebbe avere, prima di diventare una specie di vocazione missionaria o una storia d'amore unidirezionale equivoca e dissimulata tutto il tempo"

e se te lo chiedi poi devi stare attenta,alle risposte.

ad avercele,le risposte.chiedersi qualcosa senza aspettare una risposta è disegnare cerchi concentrici,senza avere un centro preciso del cerchio.impossibile.eppure possibilissimo.diventare una piega su piega di se stessi.in attesa delle risposte che non arrivano nè da dentro nè da fuori.

che poi tanto se arrivano da fuori non ci credi,perchè vivi nel dubbio.e allora questo ti giustifica.almeno ai tuoi occhi.hai piu' che buoni motivi,per dubitare.cazzo.devi,dubitare.e non riesci a fare altro d'altronde.ti fidi troppo ma a strappi viene fuori il dubbio,prepotente,lucido.si disegna netto.in mezzo a tutte le altre cose appena sfumate.rarefatte.

lui è nitido.[fanculo]

il circolovizioso del non mi aspetto niente,ma poi che senso ha?resta una cosa finta,a pezzi,e quindi mi lascio andare,mi apro.mi dico.ascolto.modulo le mie idee su concetti altrui infondo ben definiti.quasi convincenti.il circolovizioso si ripete.da bravovizioso che è.

[la città è finalmente silenziosa.è così strano sentire il nulla entrare da queste finestre.su questa strada dove si fa fatica a dormire anche di notte,per la sua incapacità di stare in silenzio]

e poi c'è il luogo catalizzatore.

in quanto luogo puo' essere evitato.ma in quanto nonluogo no.puoi evitare di andarci ma la sua esistenza a prescindere dalla tua presenza ti arriva comunque.a strappi magari,ma ti arriva.

avrei bisogno di raddoppiare le ore.triplicare i giorni.
devo devo devo.
e pero' voglio voglio voglio.
bisogno di scrivere.necessità.vitale.
è arrivata.
è lei.
e cio' che vomito dovrei indirizzarlo solo a me.
che me lo devo.
il tentativo di conversare prima con me stessa,ogni tanto.
[e la ricerca spasmodica di un destinatario che sia adatto.o almeno quasi adatto.
questo è senz'altro il sintomo.
ma dietro un sintomo c'è sempre un perchè.e io il mio non l'ho ancora trovato.]
e se è una fortuna trovare quel destinatario,è una sfortuna non poter essere certi che non ci sia una nostra maschera in azione.
pirandello e svevo mi danno il tormento.e io ho bisogno di capire,prima che di studiare.
che un esame si puo' ritentare.

ma la mia vita..quella non posso rimandarla al prossimo appello.

è il presente che mi sfugge dalle mani,ma io non mi sottraggo o almeno ci sto provando..
[cerco tiempo]

ed ho fumato anche il filtro.
[cartone]

domenica 13 giugno 2010

autobiografico?

sì.
[parecchio]




ci penso ancora?
sì.di tanto in tanto.
[che non necessariamente coincide con raramente]

e a volte tutto sembra ricondurre ai suoi errori,e ai miei.
[ai miei]

e mi chiedo se non chiedere scusa per cio' che si è fatto,e convivere con tutto questo,ha un senso.
e se mai potrebbe averne uno diverso fare diversamente.
la risposta la so.
[ad entrambe le domande è no]

riesumando vecchie perle[sempre di moda]

Quando qualcuno mi dirà che si sente come se fosse in equilibrio su una fune,
dovro' ricordarmi di chiederle se è perchè ha un equilibrio interiore un po' precario,
o se invece è perchè è consapevole che se cade troverà soltanto il campo minato delle sue bugie.

martedì 8 giugno 2010

quando si è troppo in due
vecchi difetti

impulsività che non si frena,è quella legata ai sentimenti.
quei bastardi ti fregano sempre[per fortuna]e ti fanno fare quello che non vorresti[ma devi,evidentemente]


il punto è sempre:la percezione.
percezione di necessità.
percezione di bisogno.
percezione di voglia.
percezione di sensazioni.
percezione di utilità/inutilità.

contrastanti&unidirezionali[?]

e a scatenare tutto solo qualche ricordo.

il vuoto fra i passi,e la terra.
la sensazione di leggerezza,e la pesantezza del suo accento

[premonizione?quante volte,a pensare a come tutto sia contenuto in germe fin dall'inizio.E' una mise-en-abyme.introduzione speculare al resto.lo vedi da una foto,da un filmato,da un ricordo.ma lo vedi solo col senno di poi.solo poi,riesci a ricostruire all'inverso la specularità.e allora vedi chiara la chiave di lettura che preconizzava tutto.]

un cuscino a terra sul pavimento di marmo freddo,nel buio e nel silenzio della notte e dei sonni altrui.
un filo teso fin dentro una porta.
rimproveri che non bastavano a impedirle di tirare quel filo e schiacchiarlo oltremisura.
una lucina che lampeggia di rosso su un telefono fisso quando mamma e papà dormono.
lo stomaco e il cuore che si invertono di posto,perchè ha squillato,nonostante non si sia sentito alcun suono.e allora si poteva andare a dormire,a sognare.

solo qualche ricordo.
solo i vecchi difetti,che dal niente tornano a farti a visita.

l'impulsività dei sentimenti,che ti fregano.
il contrasto fra la tua percezione di urgenza,e la percezione di inutilità[della tua inutilità,in effetti]dall'altra parte.
il contrasto fra un mondo in subbuglio,in sconvolgente e continua autoanalisi,e la calma della tranquillità,di chi ha già deciso come andranno le cose.

il cuore si inverte ancora di posto con lo stomaco.le sensazioni sono diverse,ma l'essenza è la stessa..
per fortuna,o purtroppo..
[come dissi quella volta]




venerdì 4 giugno 2010

io vivo nel dubbio[pianto liberatorio]

la frase finale di un film,mi fa pensare a me.
egocentrica di un'egocentrica.

io vivo nel dubbio.

fa male,questo.
e purtroppo i miei dubbi si rivelano fondati,[quasi]sempre.
il quasi dovrebbe essere lo stimolo a non dubitare.il successivo sempre l'impossibilità di smettere.

vedo cancrena dove cancrena non c'è.
o la cancrena è proprio dappertutto.
[?]

io non ho,al momento.
è quello che sento.
le percezioni,sono l'unica cosa che conta,no?
che poi se sono sbagliate,dovrebbe essere così semplice far cambiare loro direzione!

e i sentimenti contano?
e se sono contrastanti?
contano a fasi alterne?
contano in base all'umore,oggi la parte col meno e domani quella col piu'?

percepisco un abisso fra le parole,e i fatti.
tutte,le parole.
tutti,i fatti.
il che mi scombussola alquanto.

mi scombussola a tal punto da pietrificarmi.
[che non mi era mai successo prima]
mi pietrifico,mi blocco perchè temo di scovare cancrena dietro ogni cosa che sposto.di lasciarla dietro ogni passo che faccio[davanti,o indietro].
e quindi mi fermo.e resto ferma troppo.troppo tempo.

dire,fare,baciare
sono le cose che mi rendono viva.
pensare e dire,ascoltare e ritornare a pensare.

e invece smetto.

smetto con tutto.smetto con tutti.
smetto tutto.

non c'è torto o ragione.è il naturale processo di E L I M IN A Z I O N E

è un'eredità del mio primo nuovo amore,credo.io non ero così,prima.e non capivo come potesse esserlo lei.
poi l'ho capito.
non ci teneva abbastanza.
e quando non ci tieni abbastanza, o quando hai paura,ti fermi.
perchè infondo non t'importa come va a finire.
non ti scapicolli per impedire il fraintendimento o per riparare al fraintendimento.
mi arrabbiavo,perchè mentre io ero in standby in attesa,lei viveva.
poi ho capito.
ed è stato così devastante.
e sono cambiata.
a causa sua.

e poi ci sono i lati positivi,dello stare fermi.
le cose si aggiustano da sole,anche.
perchè tra un dubbio e l'altro finisce che dubiti anche di te,e te la fai passare.nel nome di chissà quale autocritica del cazzo.

sono diventata una persona cattiva.
e peggiore.

trovo le mie novità giorno per giorno,e non riesco a tornare quella che ero.
mi manco.

a due anni,quasi,dai primi dubbi,e dai miei ventitre anni,mi scopro una persona peggiore.e cattiva.e cerco disperatamente qualcuno che mi dia un motivo per tornare in me.la me che ritrovo solo quando sto con lui.lui che subisce tutta la mia incertezza,che non vuole guarire.
lui che mi ama,pero'.
e questo deve guarirmi.
perchè amo anche io.sento che ne sono capace,ancora.
nonostante tutto.
e nonostante tutti.

e pero' sono così bloccata.
eredità buffa.
un debito contratto con me stessa,che non riesco a saldare.
precarietà.

non dò,perchè so che non riceverei.e dare e basta,non mi dà piu' niente.
la gioia del missionario e del caritatevole non le provo piu' da un pezzo.quell'egoismo buono,io non ce l'ho piu'.
sentirmi migliore,non mi fa guarire.
sentirmi dire che sono migliore neanche.
ho bisogno di sentire davvero,che sono qualcosa.che sono io.e che non importa se migliore o peggiore,ma ho un mio perchè.
che vale la pena
che vale la pena starmi vicino,per godere di ogni mio piu' e di ogni mio meno.

l'affinità superficiale non guarisce piu',e anzi,come arma a doppio taglio qual è,ferisce.
nel momento in cui cerchi conforto,pugnala.

e quindi paralisi.
allontanamento.
[sono davvero io?questa nuova me?tornerò mai l'unica persona che ho mai amato davvero?]

il cuore domanda:cos'è che manca??