mercoledì 16 settembre 2009

di quando è meglio perder[l]e che trovar[l]e

ma lascia stare,che tanto persone così è meglio perder[l]e che trovar[l]e.

mm.

pero'.

per quanto possa essere meglio perdere qualcosa o qualcuno che tenerla con sè[vista la materia prima di cui è fatta]come puo' non rattristare la consapevolezza che comunque alla fine dei conti la somma di tutto è sempre un numero col meno davanti?
non si dovrebbe temere,di una perdita di qualcosa di inutile,eppure è la perdita in sè che produce timori.e dissapori.e tristezza.
tanta,tristezza.

[e il momento è nero che piu' nero non si puo'.zero valvole di sfogo.e infatti ecco che qualsiasi spunto porta alla stessa conclusione]

perchè lo scarto tra il trovato e il perso produce solo un grande nulla.quindi non produce.quindi non resta [nulla appunto].non c'è scarto.

credo sia in quinta elementare che si studiano i concetti di spesa ricavo guadagno e perdita.

l'economia non è il mio forte,ma a capire che io spendo molto piu' di quel che ricavo e che dunque sono in perdita costante ci arrivo anche da sola.

eppure spiegare questo concetto con l'esempio delle mele era semplice.le compri,alzi il prezzo,le vendi e porti a casa la pagnotta,con lo scarto,appunto.anche i bambini lo hanno capito.ho saputo spiegarlo.e se non riesci a vendere abbassi il prezzo,e hai risolto.perdi un po',ma in compenso impari che la prossima volta devi acquistare meno.ma poi.

ma poi la vita è un'altra cosa.e non puoi decidere quanto investire in pezzi di te,in sentimenti.e non dovresti nemmeno contare quello che investi,e infatti non lo fai piu'
[da un bel po']

ma in momenti così..in momenti come questo..in momenti in cui è inevitabile ricordarsi che ciclicamente e da troppo tempo ogni calcolo porta il segno meno davanti qualsiasi risultato,non riesci a non vedere davanti ai tuoi occhi tutto.tutto quello che hai perso.
e non riuscire a vedere niente[e nessuno]che sia rimasto,è davvero brutto.

a me quel film mi sconvolge tutte le santissime volte[a me mi.sì]
e ogni volta dico a me stessa che ora è diverso,che ora sono pronta.
e invece dopo,mi accorgo che non era diverso un cazzo.e non ero pronta proprio per niente.
sconvolta,come sempre.
dalla perdita.
continua.

[e poi c'è la perdita piu' grande.che non è il mancato guadagno.ma è quello che avevi già.e non hai piu']

2 commenti:

Sonic Young ha detto...

toglietemi passioni, amici,
il riso del saluto,
ma non si può perdere quello che
mai, in fondo, s'è tenuto...
non si può perder niente,
se, niente, in fondo,
s'è mai avuto...
(Camminante)

[e in sto periodo è così] ciau

Vale ha detto...

E il fatto che si prendanto tante fregature?

Sì, perdere certe persone.
Quelle stesse che abbracci nelle foto...e che vorresti bruciare.