martedì 21 aprile 2009

questa sono io,dentro il resto

io che mi affaccio al balcone della mia stanza,su questa strada[talmente trafficata,che il rivelatore di polveri sottili rilasciate nell'aria è praticamente sotto casa mia] e urlo a squarciagola ImieiComplimenti.

questa è l'immagine di me nel mondo.io urlo,non sussurro.ma c'è tanto di quel rumore di fondo,che non mi sento.e non mi si sente.e chi sente talvolta confonde,e va a complimentarsi,o lamentarsi con quella del piano di sotto.è così che funziona.non mi sento.e non mi si sente.


dovrei ringraziare continuamente chi nonostante il rumore di fondo,sente.e distingue.grazie.


6 commenti:

Chiara ha detto...

prova a sussurrare...ti sentiranno più persone.

mIsi@Mistriani ha detto...

bisogna capire cose significa urlare e cosa sussurrare...
..tu cosa intendi?..

monteamaro ha detto...

Ciao Misi, molto spesso l'immagine che di noi ci riporta l'umore, non è la stessa vista dal mondo.
E' da un pò che i tuoi pensieri sono sconfinati nel nero, e credimi non c'è possibilità che ti rimandino impressioni colorate, forse grigie ma nulla di più.
Quando siamo soli e tutto intorno a noi sembra crollare e perdere di senso, quando l'autostima è ai minimi e smettiamo di credere di poter essere amati, ci rinchiudiamo in recinti di filo spinato da cui non possiamo uscire, e impediamo a chi lo voglia di entrarvi, facendoci prigionieri di noi stessi.
E' una condizione questa, prima o poi vissuta da tanti, eppure il mondo prosegue la sua pazza corsa, nonostante noi si provi a scendere senza aspettare la fermata.
Prova ad affacciarti al balcone senza aspettarti niente, semplicemente osserva la vita che vedi di sotto, forse non succederà nulla, ma almeno sperimenterai visioni da una diversa prospettiva.
Potrà cambiare qualcosa?
Dipende soprattutto da te.
Notte bella.

mIsi@Mistriani ha detto...

Grazie di aver speso parole per me...hai detto tutte cose giustissime e condivisibilissime,in linea generale.
nel caso specifico,pero',io credo di conoscermi[un pochino]e di poter dire abbastanza sinceramente che non sento di essermi rinchiusa in me stessa,nè circondata da filo spinato..anzi..io cerco costantemente.provo a tendere mani,spesso[proprio perchè so quanto gli altri siano importanti nella vita di ognuno.e quindi _soprattutto_ nella mia]

è vero che spesso sconfino nel nero.ultimamente,ma anche meno ultimamente,a dirla tutta.
ma la causa non è un pessimismo innato e sconfinato,bensì la realtà.
se vedo nero,e cerco in me la forza di tendere una mano,nonostante tutto.vinco le paure dello schianto e della delusione sperando in.e poi qualcuno mi pesta di nuovo le dita..inevitabilmente vedro' piu' nero di prima.
e con questo non voglio dire di avere tutte le sfighe del mondo,e nemmeno che sono arrivata a non tendere piu' mani..al contrario,sento sempre piu' la necessità di strette vere,intorno.
solo che purtroppo,ad oggi,mancano.e questo fa male...

Squilibrato ha detto...

C'è un rivelatore di polveri sottili anche sotto al mio balcone.

E le mie urla le sentono in pochi. Quasi nessuno. Ma va bene così. Di urlare non ho più voglia, preferisco sussurrare.

[purtroppo mi sa che il viaggio è rinviato a non si sa quando... che nervi!]

monteamaro ha detto...

Siamo fatti di ferite, e non tutte guariscono sino a cancellare il dolore ricevuto, alcune anzi continuano a farci male.
Abbiamo in noi però, quello che per Ulisse era la volontà dell'avventura:
Cercare sempre e comunque una mano da stringere da cui ricevere calore e presenza.
Non sapremo mai se l'amore che crediamo vero e unico lo sia veramente, non ci sarà mai nessuno nella nostra vita che ci risparmierà delusioni... anche noi però, saremo per altri dolore e rimpianto, anche noi feriremo e abbandoneremo, anche noi saremo mano che si allontana senza aver stretta l'altra col palmo già aperto.
Ricorda poi cara Misi, più si ama più si soffre, è la semplice legge dell'amore.
Guai però se per questo rinunceremo a cercare di voler bene e di amare, guai se ci stancheremo a cercare mani da stringere, sarebbe veramente la fine.
Forza, hai cuore e voglia di voler bene, non lasciarti spaventare dai cerotti sin qui utilizzati...
Si avvicina l'ora delle streghe, e quella della nanna, in gamba e...notte bella.