giovedì 28 ottobre 2010

scrivo da una stanza con le tende nere.
scrivo da ore con i tendini in fiamme,su carta riciclata a righe.copertina rigida,per contenuti fragili.

guardo le tende nere,e fuori c'è il sole.

un dono sprecato.

vorrei essere sdraiata su un prato.pancia all'aria e mento in su.gambe e braccia aperte.
una stella.
a respirare con la bocca aperta.
e gli occhi spalancati.

potrei andarci adesso su quel prato.sessòloqualcunomitenessepermano.

3 commenti:

shadow ha detto...

è da distesi che si vede il cielo

odin ha detto...

Perché non farlo da sola? C'è tempo per condividere, vivere invece non lo si fa mai troppo presto.

mIsi@Mistriani ha detto...

c'è tempo,e tempo.
io non sono una che dà tempo al tempo.
ma c'è tempo e tempo.

e ci sono momenti in cui percepisci distintamente la differenza fra vivere,e sopravvivere.e ti rifiuti di continuare a sopravvivere,fingendo che significhi vivere,ma da soli.

senza amore non sono niente,io.
penso.

e quel cielo mi sembra meno blu,quel prato meno verde,quell'aria meno fresca, se sono sola.
mi sembra tutto..inutile,ecco.

grazie ad entrambi,del passaggio.e del tentativo di comunicazione..