mercoledì 29 luglio 2009

L'inconscio[è l'oceano dell'indicibile_calvino]

io alle coincidenze ci credo così così.e ogni cosa capita per un motivo ben preciso.
o meglio,non sono le cose ad avere un motivo,e a dare un filo conduttore ma i pensieri che noi facciamo,riguardo a quelle cose,l'importanza che gli attribuiamo,i connettori che mentalmente sentiamo che esse abbiano,nei nostri confronti.
[o almeno credo]

ne ho incontrati due.
in maniera piu' o meno diretta.e mi hanno segnato[devastato,oserei dire]
e mi hanno riempito di dubbi[su me stessa]

leggo manuali,scarico tabelle,e cerco di capire.ma credo non sia possibile.
[e il gioco sta tutto lì]
mi disse che ero come lui[avrei dovuto credergli?]
io ho sempre sentito che avesse un po' ragione[avrei dovuto spaventarmi?]
mi disse che non era possibile,anche se lui mi aveva detto così.che anche a lei,lei lo diceva sempre.che lo dicono apposta,per farci stare male.che già ad averci il dubbio,vuol dire che siamo diversi,quel tanto che basta.che loro dubbi non ne hanno.e hanno certezze sbagliate,fra l'altro[ma è come chi dice che se muori nel sonno soffri meno.lo dice chi è ancora vivo,quindi non è che conti poi molto]

ci sono cose che si possono evitare,e cose che no.
e quando il pensiero,l'inconscio si mette contro,lì non c'è molto da fare,per evitare.
non dipende piu' da me.
quando sogno,non dipende da me.o se dipende da me,non so come.
quando da una cosa mi ritrovo dentro un'altra cosa,non dipende da me.o se dipende da me,non so come fare a non entrarci.non so come fare a fermarmi prima.
non mi riesce.giuro che non mi riesce.
quando vedo un'immagine e le libere associazioni prendono il sopravvento,non dipende da me.o se dipende da me,non ho ancora imparato a non associare liberamente.
ci sono cose che si possono evitare,e cose che no.

e io queste non riesco ad evitarle.

e non sopporto di non riuscire ad evitarle.

non sopporto che parti di me non dipendano da me.
e ancora meno che parti di me usino me per ferire me.

[c'è già tutto il resto,che rema in quella direzione]

19 commenti:

FRA Gioia[e]Rivoluzione ha detto...

sinceramente a me affascina non poco il fatto di pensare che parti di me non dipendano da me, è un po' come una sfida, a volte mi concedo la vittoria a volte la sconfitta, però certo dipende dalla mia testa, li almeno sono io che mi lascio credere che un qualcosa sia dipeso da me oppure dalle coincidenze. Diciamo che mi piace condurre il gioco dei pensieri...
parti di te che usano te per ferirti... io credo che in questa direzione ci sia da cambiare ben poco, insomma credo sia brutalmente inevitabile.. cioè capita anche a me, ma ancora non ho capito che protezione adottare.

Marta ha detto...

io non so se le cose si possono evitare, come non si se è destino o buh, casualità...
so sola che ora come ora mi rendo conto sempre di più che la gente perde i dettagli che tutto ciò che la cirgonda le affre e così si cade nella banalità e nella superficialità.
a volte bisognerebbe cercare la stella più luminosa in cielo e discutere con lei, a volte bisognerebbe andare in spiaggia a sentire le onde, a volte bisogna ascoltare così il silenzio ha da dirci...
non sopportare che parte di te non dipendino da te è uno cosa umana e comune, strano ma vero, è una di quelle cose che il mondo in tero ha in comune ma stenta a crederci!!!
noi umani, come siamo fragili e splendidi!

Squilibrato ha detto...

Sono perennemente [perenne_mente] nel dubbio [ed a volte anche in disaccordo con le mie personalità] se sia tutto un caso o esista un disegno preciso. Un disegno che possiamo comunque colorare.

Chi mi ha detto che ero come lui [lei, in questo caso], mi aveva quasi convinto. Una ne ho incontrata e mi ha devastato, demolito, svuotato di quasi tutto ciò che c'era prima di me. Ed io, povero, gliel'ho permesso per troppo tempo. Riacquisire il prima per tornare ad essere anche dopo sembra quasi impossibile. Anche questo sarà un caso? Perchè se qualcuno (il solito Chicchessia o Chiperesso) ha voluto questo, mi vuole veramente male, perchè se questo qualcuno mi conoscesse a fondo non lo avrebbe permesso. E do la colpa al caso!

Squilibrato ha detto...

E, a volte, do anche la colpa a Chicchessia o Chiperesso.

mIsi@Mistriani ha detto...

@ Fra
io non so se cerco protezioni.
"mi piace condurre il gioco dei pensieri",dici tu.a me piace lasciarmi trascinare,anche,come te,dai pensieri.solo che quando si entra in certe zone troppo scure,bisogna restare capaci di uscirne.o almeno di rendersi conto di esserci entrati.
questo mi spaventa,che io non ne sia in grado.o non sempre almeno.e soprattutto che consapevole o no,non riesco ad evitarlo.
essere insieme coltello e ferita,per dirla con le parole di una fissa che a questo punto mi pare condivisa..


@ ballerotta
[certamente è cosa comune,avere parti di sè che non dipendono dal cosciente sè.quello che è diversamente comune è l'importanza che si dà a quelle parti.a quanto ci si accorge di loro,a quanto peso si dà loro.a quanto ci si lascia anche influenzare,da cio' che non si capisce,ma che comunque,in qualche forma,c'è..]
grazie del passaggio..e degli spunti di riflessione

mIsi@Mistriani ha detto...

@ squilibrato

nessun caso.nessun destino.nessun chicchessia o chiperesso.nessun disegno da colorare.
forse non ci sono neanche linee punti e tratteggi.

è tutto nella mente.

che in fondo delle linee dei colori dei punti e dei tratteggi,dei disegni,delle parole,delle azioni,dei sentimenti,dei viaggi,delle condivisioni,delle note,delle musiche,delle immagini...cos'è che conta?cos'è che rimane?se non cio' che noi e solo noi ne percepiamo??

Marta ha detto...

il nostro esse confusi ci confonde ancora un po'...
ma non trovi che sia splendido?

Squilibrato ha detto...

Cogliere la parte psicotica è una mia prerogativa. Lo faccio su me stesso e dovrei smetterla di farlo sugli altri, ma non riesco. Anzi, lo faccio in modo totalmente compulsivo quanto naturale. Un giorno guarirò: non è una profezia, ma una speranza.

Concordo: rimane solo ciò che noi percepiamo. E mi maledico, in alcuni aspetti. Buona giornata Misia.

mIsi@Mistriani ha detto...

@ ballerotta
assolutamente sì.
[eppure talvolta mi risulta insopportabile]
_poi passa,forse_

Squilibrato ha detto...

In questo modo mi commuovi.

lost soul ha detto...

preferisco che siano parti di me a ferire me, piuttosto che lo facciano altri. che poi alla fine è forse la stessa cosa. Dovremmo smettere di "permettere".
ma credo che sia nella natura umana farlo.
non so se hai capito quello che ho cercato di dirti... ho dormito poco e male stanotte.

mIsi@Mistriani ha detto...

capito,eccome.

ma visto che gli altri[purtroppo]ci sono,e non posso eliminarli..come dire..eviterei volentieri di fare parte della schiera che marcia in questa direzione...

dovrei smettere di permettere.
sì.
non so come fare.
non riesco.
non sono mai riuscita.
giuro che non riesco.

Vale ha detto...

Hola
sicuramente i sogni non possono essere pilotati, altrimenti io avrei smesso gia da tempo di sognare sempre la stessa persona, che ovviamente non mi va di sognare.
Le coincidenze?
Delle volte sono talmente sorpredenti che è inevitabile non crederci. Ma è solo un'illusione.

Luciano Penco ha detto...

"Non sopporto che parti di me non dipendano da me. E ancora meno che parti di me usino me per ferire me."

Inconscio, come hai scritto tu. Inconscio che non può essere volontariamente controllato dal conscio, perché diversamente non sarebbe tale. Che resta da fare? Arrendersi all'ignoto e cercare di renderlo meno ignoto possibile, portando luce laddove c'è il buio.
Interessanti, i tuoi post. Tornerò per leggerli.
Un saluto

tizi ha detto...

Solo tu sai chi e cosa sei, solo tu hai il diritto di giudicarti. Il caso ti dirà quello che tu vuoi sentire. I sogni ti lanceranno messaggi a cui tu darai un senso piuttosto che un altro. Qualcuno ha scritto: 'la verità non sempre dobbiamo dirla, ma sempre dobbiamo conoscerla' e conoscere le proprie verità è un obiettivo importante... scavare, andare in fondo, accettare tutto di sè stessi ma anche battersi per crescere, per evolversi. Staccare la mala mela, insomma. Liberarsi dai condizionamenti che presenze esterne possono comportare. Alcune parti insane possono essere meravigliose, e dare tanto, ma altre sono solo frutto delle paure e per questo si trasformano in pesi, di cui dobbiamo liberarci usando tutta la pazienza, la prospettiva, la fiducia in noi stessi che abbiamo. Anche se so per esperienza che non è sempre semplicissimo...
Forse questo commento è in qualche modo inopportuno, ma ho deciso di scriverlo ugualmente.
Ti abbraccio forte,
A.

mIsi@Mistriani ha detto...

inopportuno dici?
tutt'altro.
[mi prendo l'abbraccio,e ti ringrazio delle tue parole.miratissime.come sempre]

mIsi@Mistriani ha detto...

c'è che hai colto nel segno,guarda un po'.
che quei condizionamenti negativi non riesco piu' a capire quali siano.che voglio liberarmene con pazienza,e lavorando su me stessa e sui miei limiti,sulle mie paure.ma sono confusa,troppo.sempre di piu'.che rifiuto e accolgo,contemporaneamente.e mi confondo.che la mala mela non la riconosco,la mordo e la sputo.poi la rimordo[invece di staccarla]
e allora se non è chiaro quale sia la paura quale il limite e quale la realtà mi sento immobile,nelle sabbie mobili.è una sensazione di impotenza pazzesca.
una confusione senza limiti.
una mescolanza di sensazioni positive e negative che mi impedisce di capire.e comunque capire non aiuta a sentire.o a non sentire.

voglia di urlare piangere scrivere.

ma poi non serve.

tizi ha detto...

Io invece dico che serve... però non avere fretta. Rilassati, anche, quello che non capisci oggi lo capirai domani. Mi è capitato di pensare: 'questo non passerà mai'. Invece è sempre passato tutto. Serve prospettiva, fede, ostinazione.
Non che io sia capace di attuare tutto ciò, anzi... però è quello che consiglio a me stessa, e che mi permetto di consigliare a te.
Buonagiornata,
A.

mIsi@Mistriani ha detto...

grazie,anche a te.
ogni tanto è importante avere qualcuno che dice quello che noi stesse consiglieremmo a noi stesse,se solo fossimo piu' lucide..
a presto