da un'ossessione all'altra.
il libro di freud non basta.non spiega.non cura.
cosa ci vuole allora?cosa?
da un'ossessione all'altra.
monopolizza,e lascia che ogni particella impazzisca roteandole intorno.finchè il centro si sposta,e i vecchi centri non spariscono.si spostano.lasciano posto a un nuovo centro,monopolizzatore.ma restano intorno,pronti a riproporsi.improvvisamente,direttamente al culmine delle loro potenzialità.
paure vecchie paure nuove paure stupide paure comprensibili [comprenderle non le cambia] insicurezza,alla base
[?]
solo questo
[?]
odio.
e schifo.
[alibi?o concause?]
so strizzare le spugne,ma la stretta perde di efficacia,per via dei tendini,lesi. [scrivevo proprio tanto,ma tanto.ero arrabbiata.ero veloce.ero forte.] lo stomaco.e il cervello,stretti di una stretta senza efficacia.
i tendini,lesi,non aiutano.
i nervi,tesi,non aiutano.
una bella strizzatina.
ci vorrebbe una bella strizzatina.
un occhiolino.
la mucca che caga smarties cade dallo stereo quando il volume è basso.è strano.è inspiegabile.ma quel vento sottile che sento dietro il fianco destro quando sono sola e la finestra è chiusa spiega tutto.
è strano.
è inspiegabile.
ma se lo sento c'è.
e non tutto si puo' e si deve capire,infondo.
basta non aggrovigliarcisi sopra piu' del dovuto.basta guardare la matassa e non volerne per forza ricavare un filo,steso. sembra semplice. e non lo è affatto. o forse anche sì,per l'uno o per l'altro. ma uno e altro sono due cose diverse e nessuna è giusta e nessuna è sbagliata.facile forse per uno.difficile,imposibile a volte per altro.
Ogni lunedì disegnamo una paginetta del nostro libro.e doveva essere un mio piccolo miracolo.un piccolo dono,che mi faccio.ma abbiamo letto di nuovo la storiella.com'è semplice,per un bambino. Io nell'orsetto vedevo la mia faccia.e la stella aveva il suo sguardo.ma questo lei non lo sapeva.era solo una bambina.la morale è semplicissima.tanto semplice che la imprimono nelle storielle per bambini.è una cosa basilare. per me è stata l'illuminazione che fa scendere il buio dell'impossibilità.quando senti di essere altro.e per tutti gli uni sembra facile,ma per te non lo è affatto.
che i gomitoli sono tanto belli.ma forse perchè si sa che sono fatti ordinatamente,e basta sgomitolarli,che il filo torna steso,senza nodi.
i gomitoli quelli di fili ammatassati no,pero'. finisce che prendi le forbici,e taglia caso,in un RaPtUz.e ovviamente,non risolvi niente.ma niente di niente.e riattaccare i pezzi non è possibile,conservare i piu' lunghi è inutile.buttarli non fa sparire il ricordo dell'averci dato giu' pesante.tornare indietro,porterebbe a darci giu' pesante di nuovo,prima o poi,in preda ad un rApTuZ.diverso,ma uguale,infondo.
L'orsetto era depresso[ci sono dentro,dunque?compassione,di me stessa.il peggior sentimento] Voleva vicino il suo amore.La stella brillava tanto,ed era bella.ma brillava troppo lontana,perchè lui riuscisse a sentirla sua. Eppure era il suo amore,doveva Averla.
Non amarla,ma averla.
Per amarla,ma doveva averla.vicina.sempre.per lui.e per darsi a lei. Ma tutti gli altri sapevano che questo non è possibile. La bellezza è per tutti.è di tutti.e se la ami,devi lasciarla alla portata di tutti.devi lasciare che la ammirino.devi lasciare che la apprezzino.devi lasciare che la amino,anche gli altri.questo è l'amore.
Odio l'orsetto che non sa amare odio la stella che non vive dell'amore del solo orsetto.odio le fiabe per bambini odio le morali esplicite implicite semplici e banali.odio le cose vere che infieriscono sulle persone vere.odio la capacità di comprendere oltre la superficie,e l'incapacità di scostarsi da quella comprensione,o almeno di non pensarci,costantemente.
odio.
e l'odio genera solo altro odio.
mi odio,alla fine.
perchè l'odio sconfinato che provo verso il resto non mi da nessun valore aggiunto.non mi da nessuna possibilità in piu',di amarmi e di amare.non si tramuta in forza,l'odio.e nemmeno in amore,per cio' che non odio.perchè l'odio sovrasta il resto.e toglie forza e possibilità. ma smettere di odiare.. c'è chi decide,chi non puo'decidere.c'è chi decide chi vuole essere,chi vuole diventare.e chi è,senza possibilità di grosse modifiche a quella che è la base,su cui tutto si attacca. e chi è,e basta,non decide neanche se odiare,o amare.e come odiare o come amare. non ci sono paletti,non ci sono muretti non ci sono confini. tutto,al massimo di come viene. e se si tratta di autolesionismo,la storia non cambia. nè limiti nè paletti nè confini.nè in un senso,nè in quello opposto. nè nel bene,nè nel male.
odio sconfinato.
amore sconfinato.
che non è un bene.ma che non puoi cambiare.
uno stato di cose,che non è transitorio.o meglio,che puo' essere transitorio,ma solo se si evolve,senza che la volontà provi ad interferire.uno stato di cose.e basta.
la velocità che mi attrae.
la lentezza che mi attrae.
tutto al posto giusto,o sbagliato.dipende dai punti di vista. poter girare i punti,per vedere meglio.in sostanza.
l'indifferenza,senza limiti. l'unica cosa che non riesco a provare,neanche limitatamente.e che invece mi stende. un carrarmato,che mi passa sopra prima in avanti,poi indietro.poi di nuovo avanti.e poi prosegue.
omissione di soccorso.
ma c'è l'indulto.
che culo.
sono dalla parte sbagliata.
sempre colpevole,delle colpe che restano gravi.sempre innocente,e vittima di quelle che infondo sono giudicate perdonabili.il mio punto di vista conta meno di zero.
ma difendi il tuo punto di vista,mi si fa presente.
ma difendere da chi?da cosa?e soprattutto perchè perchi e percosa.
gli aggettivi contano piu' del sostantivo,in un mondo che è quello che è. e non puoi arrabbiarti. e avete ragione. ma se mi arrabbio,e se non posso decidere di non arrabbiarmi? faccio doppia fatica. ti incazzi,e ti scazzi.pensaci,non conviene.
già.
ironia di bassa qualità sempre a portata di bocca.
lo so che fra piccole iene,ci pensate.solo se conviene. ma io sono una bestia.un'altra bestia.una iena no. diventa una iena,pero'.a vedere che sono circondata di iene.
una iena contro se stessa.
esperimenti in laboratorio.
cavie.
gabbie.
calmanti.
ritorsioni.
studi.
scritti.
riunioni.
gente che ne sa.
a vedere loro,a sentire loro,mi rendo conto[mi ricordo.e rafforzo la convinzione]che insieme non saremmo mai potute stare bene.non tutte e due,almeno. se ci si ama in modo troppo diverso[che poi è la migliore delle ipotesi,perchè l'altra è che una ama,l'altra no]finisce che una sta bene ed ha tutto cio' che desidera,dal rapporto.e l'altra no. a vedere loro,adesso.mi rendo conto di tante cose.in modo piu' lucido. e tuttavia,la consapevolezza non lenisce.
malva,melissa,aloe,passiflora,camomilla. non leniscono.il dolore.
L'Ansia cresce.di giorno in giorno. Preoccupazioni,tante.su cose,diverse.alcune piu' sensate altre meno.comunque,una somma che appesantisce.che fa piegare la nuca,in avanti.e curvare le spalle.e inarcare la schiena.
L'abbraccio non cura.mette in pausa.
Il suo abbraccio mi da attimi di tregua,dalla mia mente.
attimi.
solo attimi.
che cerco di assaporare fino in fondo.che cerco di prolungare,il piu' possibile. ma nell'attimo stesso in cui me ne rendo conto,è svanito l'effetto positivo. L'ansia torna a crescere.il battito accelera.le tempie pulsano.le mani tremano. e ho paura. non so nemmeno io piu' di cosa. ormai è paura di tutto. perchè è quasi niente quello che capisco. e meno di niente quello che accetto.