la prima impressione.
mi ricredo solo sulla musica.
a volte i primi ascolti mi tradiscono.
odio cose che poi quando le riascolto,amo.
come lui.
che ho accuratamente evitato per un anno,come peste.
e poi ho assiduamente cercato,come un'appestata.o una tossica,in astinenza.
e dovevo immaginarmelo perciò.che anche thesecondtime,sarebbe stato così.
al riascolto,lo amo di già.di nuovo.
4 commenti:
il nuovo album è praticamente uguale al primo.
cara catastrofe la adoro, il resto devo ancora assimilarlo per bene..
Che poi io all'inizio Vasco quasi lo odiavo. Due anni fa, al primo ascolto di "Canzoni da spiaggia deturpata", mi dissi 'ma chi è questo che non fa altro che urlare, chissà cosa avrà da dire'... Siccome però sono una testarda che torna diecimila volte sulle cose, decisi di ascoltare per bene ogni traccia: è inevitabile, quell'arrangiamento primitivo e quelle parole apparentemente messe insieme senza senso ti entrano dentro, ti portano dentro al mondo complesso e incasinato di Vasco, che non è altro che lo stesso tuo. E quindi mi dispiace sentire voci che lo criticano già senza nemmeno aver sentito il nuovo lavoro: lo danno per commercializzato e servo del mercato, uno che non ha più nulla da dire. Magari è vero, o magari no. Non perchè è lui, intendiamoci, ma a mio parere, chi riesce ancora a parlare delle proprie sensazioni nel contesto frenetico che circonda l'individuo, è tutto fuorchè servo del mercato...
'non ci resta che scoppiare a ridere a dirotto' lo diceva lui...e dovrebbe solo ridere di fronte a chi lo dà per finito.
esattamente all'inverso.
un amico di un amico di un amico (boh che ne so che livello è nell'amicizia) mi passò un demo, che poi si volse nella spiaggia deturpata.
amai subito quel suono acido e lo-fi.
ma già in spiaggia era cambiato.
e smisi semplicemente di ascoltarlo.
però sì, hai ragione, prende come una crisi da dipendenza diretta.
come al solito, colpisci.
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