[il viaggio_l'andata]
in treno.
lunedì 28 settembre 2009
Tre euro per viaggiare da_ a_.Quattro ore e mezza di rotaie.
Sono ancora una bambina nel paese dei balocchi,per un po’.Poi scatteranno le orecchie da asinello,per me.
E nessuna fata turchina,a salvarmi.
Nessuna fata[turchina o nonturchina]
Ma si potrebbe obiettare,che io non ho avuto spiacevoli incontri con mangiafuoco,gatti o volpi,o burattini vari.
E qui casca l’asino.
Gli altri personaggi ci sono tutti,ma proprio tutti.
Ora non mi stupirei nemmeno di essere ingoiata nella pancia della balena,e di trovarci dentro qualche vecchia conoscenza che arrostisce pesce su un falò mentre mi aspetta…
Non mi stupirei,se lo sognassi.Visto che i pensieri spessissimo diventano sogni,leggermente storpiati[piu’ storpiati di quanto già i miei pensieri lo siano_ed è già un buon punto di partenza di storpiamento..]
I fugazi mi accompagnano su questo tratto di ferrovia che ormai intimamente conosco[quante volte?quante?e quante ancora?]
{Ad un certo tratto del viaggio.
Voglia e necessità.
Voglia O necessità[?]}
Quanto possono durare ventiquattro ore per tre?
[78]
Saranno 78 ore di musica a palla,con le casse spente.
La sento solo io e non importa.
Un romanzo[l’unico]che è la sua lenta discesa nella pazzia.
Un nome che da anni è in lista d’attesa.
E’ giunta l’ora.
Di affrontare,affrontarla[i]e affrontarsi
[di affrontarmi,sostanzialmente.]
Che un romanzo sia il banco di prova di un altro nome in lista d’attesa..[che intanto è diventata scrittrice pure lei.e nel suo mondo della pazzia lei scendeva bene anche senza scrivere]
Ma non eravamo poi tanto p a z z e .
Io ci credevo.Ci credevamo,che quella non fosse la n o r m a l i t à .Che quella a n o m a l i a non potesse restare il n o s t r o m o n d o . Che prima o poi avremmo trovato contesti piu’ f a v o r e v o l i [chissà se c’è riuscita.] Lei intanto scrive. E’ riuscita ad arrivare dove voleva. Almeno in un punto di quelli che voleva raggiungere, è arrivata.
Ma i cuori???
E’ mai entrata davvero nei cuori delle persone che ha incontrato?[ed io??]ha mai compreso cosa vuol dire amare??[ed io???]
E soprattutto:ha mai lasciato che qualcuno/a entrasse nel suo?[cuore]___ed i o ? ? ?
Provero’ a leggerlo.il romanzo.dell'altra scrittrice.
E poi provero'a leggere anche lei.
Lei aveva nominato le sue poesie,non il suo romanzo.Ma io voglio partire da lì.La sua follia.La discesa nella sua follia.Se mi sentiro’ a mio agio nella sua piu’ intima verità allora saranno versi.e diari,per me.E in genere mi ci trovo bene,nelle follie altrui.che ci trovo sempre un po' delle mie,follie.
E poi arriverà anche il suo nome.Perchè comincero’ a cancellarle quelle parole scritte con inchiostro invisibile su quella lista[d’attesa?]
Come per b i l l ,arriverà l’ora.di k i l l .
[anche questo film,un suo suggerimento.coincidenza???]
E un dopo l’altro, c a n c e l l e r o ’ .E paradossalmente cancellare non sarà uccidere,né eliminare.[neanche metaforicamente parlando]
Al c o n t r a r i o.
Quelle voci della lista hanno bisogno di essere cancellate,eliminate perché è la lista stessa che ha bisogno di smettere di esistere.E quei nomi devono tornare di carne e ossa,e sentimenti[si spera]
Poi restino,o vadano,ma devono essere incrociati,d i n u o v o . U n o p e r u n o.
Le strade che portano dove si vuole andare non sono sempre scorrevoli.non hanno sempre erbetta verde e morbida su cui camminare scalzi[direi che non ce l’hanno mai.e a camminare scalza fra erbette e margherite ho pestato un sacco di merde,senza neanche i calzetti.ma continuo a provare.che poi pestare una merda porta fortuna.]
E io sento che la mia strada,la strada che sento di dover percorrere ha spine,e sassi,oltre che tanta merda.e sento che dovro’ sentire male[piu’ di così]ai piedi.dovro’ sanguinare,per arrivare.
E se la strada sarà quella giusta o sbagliata,per me,per il mio ora,lo sapro’ solo una volta giunta alla fine.E se sarà sbagliata le f e r i t e saranno difficili da curare.perchè allora diventeranno i n s a n a b i l i . Senza la cura delle seconde possibilità.senza piu’ una lista da poter stringere fra mani invisibili,quando si sente di non avere piu’ niente.Senza un elenco di nomi che facciano da sfondo a un’attesa[la mia,in realtà].
[ora che il tempo si è fermato io sto aspettando,sto aspettando...]
E’ la mia vita in attesa,in realtà.La loro non lo so.
Chi puo’ dirlo?
[io no.e forse neanche loro.che spesso mentono,a loro stessi.l'hanno sempre fatto.]
Quando sentiro’ i loro tocchi riconoscero’ le nocche di coloro che stanno bussando,e gioiro’ di ogni suono diverso prodotto sul mio uscio.E se non sentiro’ alcun tocco,riconoscero’ le nocche di coloro che hanno scelto di non bussare piu’.Sentiro’ ugualmente il suono,del nontocco sul mio uscio.E sarà quel suono,del vuoto,che rintoccherà all’infinito nei miei vuoti.
E’ lo stesso.
Il suono è lo stesso.del tocco e del nonotocco.quello che cambia è la conseguenza.
[…com’era quella frase…e di chi era….il confine tra mancanza e perdita….boh.un film,forse.]
{I fugazi hanno smesso di farmi compagnia,da un po'}
i Placebo parlano di special needs e special key,e di everyU&everyMe.e io vorrei una chiave speciale che apra le porte speciali dei miei bisogni speciali,tra ogni me e ogni te[speciale].
Ma ..you don’t care about us
[noi.tanti noi che non esistono piu'.saranno ricostruiti per un istante.che è quello che voglio.e poi esistereanno per sempre,o mai piu'.ferite insanabili o guarigioni complete,adesso mi attendono.è questo quello a cui tendo,da ora in poi.]
Che ne conto un po’di persone speciali,incontrate.E non esiste una scala o una classifica che quantifichi il grado di specialità.
Ognuno col suo perché.ognuno col suo sé,mi viene da dire.
Speciali perché mi hanno arricchito[prima di impoverirmi]
Speciali perché ho lasciato che mi impoverissero,portando via quanto di loro avevano messo in gioco e quanto io avevo già regalato loro,di me[pezzi che non sono recuperabili,in nessun caso]
M a i a b b a s t a n z a .
Io che a detta loro sono sempre tutto,prima che arrivi il resto.
Sono sempre tutto,per le mie persone speciali,quando non si ha la forza da uscire dai propri s c h e m i m e n t a l i e dalle proprie g a b b i e ,ma appena se ne ha la forza..appena si rompe quel g u s c i o delle v o l o n t à ,appena qualcosaltro[e spesso qualcun altro]arriva,invece di vivere un arricchimento,io divento improvvisamente nonnecessaria.
E non si tratta di restare l’unica che.
Si tratta di restare e basta.
Di essere abbastanza,per restare,fra le cose e persone importanti.restare qualcuno e qualcosa di importante,nel resto.
Si tratta di raccogliere i frutti,dopo che hai gettato i semi e annaffiato le piantine e legato i rametti piu' fragili,e curato le foglie,e tolto loro di dosso gli insetti piu' velenosi.e i parassiti.
Invece..
M a i .
Mai abbastanza.
[dopo]
La voce metallica annuncia che la mia fermata è vicina.arriverò per una stradina brecciata ad una casa dove una lucciola stanotte illuminerà la mia finestra.una lucciola vera,pero’.di quelle che brillano.a intermittenza.e poi scompaiono,in lontananza…
[ io non spegnerei,la luce di un brivido perché non vedrei piu’ le stelle che ridono..io non cambierei il canto di un angelo,perché non avrei piu’ motivi per scrivere..la notte respira profumi di pace,mi tocco con la mia pelle..non sento soltanto colori muti,sulla mia pelle…le pagine mute della sua vita mi esplodono dentro senza rumore…soltanto colori muti sulla mia pelle..]
Come se potessi n o n e s s e r e f r a g i l e . .
dosare goccia dopo goccia le mie energie..raccogliendo s t r a c c i d e l l e m i e f a t i c h e s i l e n z i o s e posso essere felice??????
Questo mi chiedo ora,rassettando la mia roba,pronta a scendere e ad andare incontro alle mie volontà,e alle mie paure.
Posso[potro’] essere felice?
[con poco]
[CarmenConsoli_questaNotteUnaLucciolaIlluminaLaMiaFinestra_SullaMiaPelle_PossoEssereFelice? __Placebo]