venerdì 18 febbraio 2011

e non avere più neanche le parole[no place to call home]

cercare per questo quelle di altri.
quelle degli altri.


aprire pagine e pagine.contemporaneamente.
e poi scoprire che in realtà poco altro e poco altri interessano davvero.

mi interesso ancora di me stessa,qualche volta?almeno io?
mi interessa ancora di me stessa?

e porre domande agli altri per non sentire l'eco delle mie risposte.
e tornare a porle a me soltanto perchè infondo siamo tutti soli.
ma anche no.
e allora,non ho più neanche le parole.neanche per me stessa.
neanche io.

ed è colpa mia,solo mia,se mi faccio dilaniare così.depredare.
hanno ragione tutti i tutti passati nella mia vita:la colpa è mia.
sessòlo avessero avuto il coraggio di dirlo.
anche solo qualcuno,che soddisfazione.

invece no.
ma va bene lo stesso.
che non ho più parole,neanche per me stessa.
quaderni vuoti,che guardano storto quelli pieni.
quaderni pieni che guardano con derisione quelli vuoti.che si stava meglio,quando si stava peggio,forse.

[merci beaucoup,merci à tous.]

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' vero, a volte capita. Capita e basta. Di non avere più parole. E convincersi che non ce ne saranno altre.
Il punto è che poi, d' un tratto, ti ritrovi come un fiume in piena, senza rendertene conto. Capita anche questo.
Basta solo avere pazienza.

Un bacione.

B.B.

Deoris (Sākti) ha detto...

Sono capitata qui...come se fosse un faro...i miei passi sapevano dove andare. Proprio nel momento in cui mi mancano improvvisamente le Parole...