Le rubo un pensiero che vale una risposta.
Perchè quello che avrei voluto dire era solo No.non dirmi cazzate.non dirle a me.che sai che so che non è come dici.che sai che non le merito.No.Non farlo.Non con me.Non di nuovo.
Non dirmi quello che se qualcun'altro me l'avesse detto ed io te l'avessi raccontato mi avresti risposto che erano solo cazzate.
Mi va bene tutto,sempre,a me.Ma per favore,questo no.
Per favore,avrei voluto dire.No.
E invece sono solo stata zitta,finalmente.
Ho fermato le mie dita impazzite.quelle dita che ferme sulla tastiera sembravano riprodurre la lenta incurvatura all'ingiù che andava a crearsi spontanea sui tre fronti:occhi.bocca.e spalle.
Il quarto non era visibile,ma lo sentivo io.
Anche il cuore,ogni tanto,di fronte a queste cose,a me,si curva all'ingiù.
Non voglio farmi del male.
Eppure me ne sto già facendo.
E la tristezza diventa un'onda gigantesca.
Mi lascerà credere di essere affogata.
E poi mi ricondurrà a riva.
Esausta.
Come sempre.
Nessun commento:
Posta un commento