martedì 27 luglio 2010

senza dedica

Ci sono momenti di
sofferenza o tristezza
o giornate come
pugnalate al cuore.
Quando hai questi
momenti, prova
a bussare alla
porta del mio cuore.
La mia vita e il mio cuore
sono sempre aperti
per te.
Queste orecchie
possono ascoltare
qualsiasi cosa in ogni
momento.
Anche questi occhi hanno
accumulato tante lacrime
per piangere con te.
Quando sei gioioso
non c'è bisogno di
parlare, io lo capisco
vedendo il tuo viso.
Invece quando senti
tristezza, solitudine
o voglia di allontanarti,
parla con me di tutte
queste cose.
Io carico sulle mie spalle
la metà del peso della
tua sofferenza.
Andiamo avanti insieme.
Questa è la nostra strada
fino a quanto continuerà
la nostra amicizia.


Daisaku Ikeda


[senza dedica.
come le lettere mai spedite.
come le pagine di diario scritte pensando che sarebbe bello che tu leggessi.
come le canzoni che suonano nell'aria mentre un telefono squilla e nessuno risponde.
senza dedica,eppure si scrive.
e non solo solo parole.
no.
per qualcuno non lo sono mai.]



Pensare a come stai,e credere che se fossi stata qui saresti stata meglio
[saremmo state meglio entrambe]
E se invece non vivere,e restare nell'attesa di potersi recuperare,fosse una specie di pensiero-appiglio?Un'ipotesi di salvezza,io per te e tu per me.
Da quella tua risposta ho capito che per te è così.
Io preferisco vivere.
C'è il rischio di sbagliare,e perdersi
[per sempre]
come mi è già capitato.come vorrei raccontarti che ho perso lei.

Pazzesco come ti prendevano in giro,pensando tu fossi lesbica e facessi porcate con la tua migliore amica nel bagno dello spogliatoio della palestrina.Pazzesco come tutto ciò fosse lontanissimo dall'essere vero,eppure.
Ti mancano pezzi grossi di me.
Ma io vorrei tanto ricominciare.

Ipotesi di appiglio salvifico,rivolto al futuro.
O ancora,appiglio certo,rivolto all'indietro,e ancorato al passato.
Da non mettere in gioco per non rischiare.
Che l'ipotesi futura o il ricordo passato possono esserti necessari,a volte.
[per restare]
Ma questo lo sai tu,e lo so anche io.

E chi ha deciso di partire è un altro pezzo grosso di me che avrei sopportato meglio,con te accanto.

E' in un giorno di pioggia che ti ho conosciuta..
..in un giorno di pioggia ho imparato ad amarti
[ti prenderò per mano,e ti porterò via.
Io che non ho saputo farlo quando avevamo bisogno di scappare entrambe,e invece sono scappata da sola]

E in un giorno di pioggia ti rivedrò ancora
e saprò consolare i tuoi occhi bagnati..
[in un giorno di pioggia saremo vicine..]

2 commenti:

Lorenzo ha detto...

Come i post senza commenti.

contessa miseria ha detto...

"...senza dedica,eppure si scrive..."
Parole sacrosante...io aggiungerei "eppure si VIVE!"...nel nostro essere uomini c'è la ricerca ansiosa dell'altro, di appigliarsi a qualcosa, a qualcuno che dia un senso alla nostra esistenza..
qual'è la fregatura? che a noi non pensa a nessuno, dobbiamo imparare a pensare a noi stessi da soli...non perchè sia cinica o non creda nell'amore, negli altri ma perchè penso che la felicità, se esiste, può venire solo dopo che impariamo a prenderci cura di noi stessi...La Bibbia non dice "ama il tuo prossimo come te stesso" ??...quindi il primo vero comandamento è AMARSI!!!
Ciaooooooooo