mercoledì 28 aprile 2010

tutto è bene [quel che a loro finsce bene]

E giustamente risolti i vostri problemi,il resto non conta.
Si torna alla patina di facciata,ai rapporti gestiti tra un come stai per il quale non si attende neanche una risposta e un pettegolezzo per il quale non provo neanche un po' di curiosità.
Si torna a chiedere se tutto va bene sperando fermamente che l'altro non abbia voglia di dire di no.

Mi viene voglia di chiudere ogni conversazione,e così faccio.
Che ti accontento,e non dico no.Ma smetto anche di dire sì.Quel sì che vi permette di tener leggera la vostra coscienza piena di residui di colpevolezze malcelate.

Si respira un'aria piu' serena.Le cose si stanno sistemando.
Già.

Questa è la vostra bacata ed egoistica percezione.

State pure sereni.Continuate pure a sistemarvi le vostre sporche cose,dietro quelle che si vorrebbero far credere splendide vetrine.

Io pero' ho chiuso.
[se non altro smetto di reggervi il gioco.
che comunque non è un problema.che senza di me ai vostri giochi riuscite a giocare lo stesso,
benissimo]


innervosita da una pseudo conversazione amichevole,
mi appresto a dare una botta di vita ai miei polmoni.

martedì 27 aprile 2010

perchè non basta potare i rami secchi[bisognerebbe vederne crescere di nuovi]

Sono agli antipodi[o così sembrerebbe apparentemente]
eppure fanno culo e camicia[o così sembrerebbe apparentemente]

Sono amici su facebook.
Fanno insieme l'aperitivo.
Chiacchierano tra un pezzo di giornata e l'altro.Tra un'occupazione e l'altra[apparentemente molto differenti]
Sono persone serie.
Sono persone simpatiche.
Sorridono molto,e si divertono molto[o così sembrerebbe apparentemente]
Sono persone affidabili.
Sono persone rispettabili.
Si telefonano durante il giorno per raggiungersi per un caffè,o per una cena dal greco.

Li ho sentiti piu' volte prendere l'altro per i fondelli,chiaramente con persone terze,e alle spalle delle persone prime.

Si credono talmente furbi e fortunati e superiori da credere che l'altro sia quello stupido e inferiore e inconsapevole.

In realtà mi fanno schifo,entrambi.
Nella loro estrema diversità[solo apparente,a questo punto]
Puoi sembrare un che guevara,o una velina,ma se sei una testa di cazzo,quello che provochi in me è solo schifo.
Magari nella velina vedo prima l'essenza[la mancanza,di una vera essenza]che nel simil che guevara,ma prima o poi quello che sei esce fuori.

Vorrei riuscire a ridere di voi.
Ma siete talmente tanti che fatico a non piangere.

Continuo a sentirmi un ago in un pagliaio.E continuo a sperare che qualche sarta abbia perduto altri miei compagni[possibilmente nello stesso pagliaio]
E non è dolce essere unici.E io non voglio un proiettile che mi liberi.

Ma andassero tutti a fanculo.
Avrò anche potato troppo,ma persino in solitudine riesco a vedere rami secchi[su altri alberi]
E quei rami in quanto secchi,mi sfrisciano[ogni volta che mi sfiorano]
Mi sfrisciano.
E la mia carrozzeria ha già abbastanza imperfezioni.
E a questo punto la pelle splendida non la voglio piu'[il pensiero superficiale nemmeno]

E se sono così tanti quelli che "odio l'ipocrisia" e che "odio la falsità" e che "nessuno ha le palle di dire cio' che pensa" e che "questo mondo va a puttane e noi siamo in minoranza"...bè,se fossimo davvero così tanti,come dichiariamo di essere non ci sentiremmo tutti perennemnete circondati da merda.
Siamo parte della merda,dunque?

Io dopo un attento esame della mia piccolissima coscienza riesco ancora a dire con lo sguardo pieno di sdegno,rabbia,e sofferenza,guardandomi allo specchio,nelle palle dei miei inutili occhi corteccia :
I'M NOT LIKE THEM.


E mi spiace aderire ai motti,perchè fra coloro che si dichiarano simili trovo il marciume peggiore.Non credo piu' a [quasi]niente,e [quasi]nessuno.

I'M SO SORRY,& YOU'RE SO HAPPY..

[oh no.io non sono come loro]
E questa è l'unica cosa che mi rende felice[in]felice.
[at the same time]