lunedì 16 luglio 2012

Last night. Because the night.

C'è chi pensa che basti andare, per essere qualcuno. E chi pensa che basti restare, per esserlo.
Entrambi sono molto fortunati, perchè gli basta andare, o restare, per sentire di avere senso.

E sono ventisette, finiti.compiuti.
Senza grossi intoppi, e senza grosse azioni e reazioni.
Passare inosservata ed essere indifferente a chi non mi è affatto indifferente è la peggiore punizione che mi viene chiesto di accettare.
E a chiedermelo è la vita: la mia.
Non essere ricordata, al momento giusto, dalla persona giusta. DallE personE, giustE.
Perchè io di persone giuste pensavo di averne quante basta.
E invece no.
Sono la persona giusta per quante basta.
Ma questo non implica il viceversa.
E allora mi chiedo se voglio ancora essere una persona giusta, per loro.
Nella notte, singhiozzando ininterrottamente fino all'alba, continuo a chiedermi perchè. e a ripropormi di essere egoista. Mi chiedo di occuparmi di me stessa, perchè chiedermi perchè non basta a smettere di singhiozzare e allora devo trovare il modo di bastarmi, in qualche modo.
E mentre me lo chiedo, già non mi piaccio.
I buoni propositi per il ventottesimo anno di presenza in questo mondo non mi piacciono.E neanche le previsioni.
E allora singhiozzo di più, più forte. E una mano si avvicina, vuole essere d'aiuto, nella notte. placarmi il cuore. O almeno la mente. Ma non ci riesce. Perchè non la sento.
Quando quella mano arriva così clamorosamente in ritardo, perfino io, non la sento più.

Io non mi sento sola: troppo spesso io sono, sola.
Mentre mi preoccupo che più di qualcuno non sia solo, ed abbia la mia presenza, la mia vicinanza, la mia essenza...io intanto sono sola.
Ma guai a dirlo!
Irriconoscente!
Ingrata!


Le cose che contano non sono universali.
"da ciascuno secondo le sue capacità,
a ciascuno secondo i suoi bisogni"
[diceva qualcuno]



Quando un'artista del calibro di Patti Smith vorrebbe fare un concerto gratis, e non glielo permettono, e nonostante questo fa aprire in anticipo i cancelli, e infine scende da un palco alzando il pugno, salutando ripetutamente, e urlando

USE YOUR VOICE!
BE HAPPY, BE FREE!
capisco quanta umiltà ci sia nell'arte vera, e nella passione. E smetto di sentirmi sola, per un attimo.
Poi mi giro e vedo quante personechepur  applaudendo ed alzando il pugno, quaotidianamente non si curano di me, nè di chiunque altro abbia voglia di usare la propria voce, di dirsi, di essere libero, di provare ad essere felice.


Come on now try and understand
The way I feel when Ìm in your hands
Take my hand come undercover
They can't hurt you now,
Can't hurt you now,
 can't hurt you now

Because the night belongs to lovers
Because the night belongs to lust
Because the night belongs to lovers
Because the night belongs to us




3 commenti:

no hero in blue sky ha detto...

Sarà che ai soli per esserlo, basta restare soli.
Brillare per sè stessi è forse "l'arma" migliore contro le non - persone.

Vale ha detto...

Mah Misiuccia
non so che sia successo...sembra una roba cosmica...buon compleanno!

Baci

Anonimo ha detto...

sono innamorata della tua mente. Posso?